La guerra dei Cent’anni fu uno dei conflitti più lunghi e significativi della storia europea e contrappose il Regno d’Inghilterra al Regno di Francia per oltre un secolo, dal 1337 al 1453. Questo scontro ebbe profonde ripercussioni sulla storia, la politica, l’economia e la cultura di entrambe le nazioni, segnando un punto di svolta nelle loro relazioni.
Secondo gli storici, le origini del conflitto risalgono alle dispute dinastiche e territoriali tra le case reali inglese e francese. Dopo l’estinzione del ramo diretto della dinastia capetingia in Francia nel 1328, il re inglese Edoardo III rivendicò il trono di Francia in virtù dei suoi legami di parentela con la famiglia reale francese. Come spiega Contamine, “Edoardo III era nipote di Filippo IV il Bello, ultimo re capetingio, e quindi rivendicava il trono di Francia”(1). Questa rivendicazione innescò una serie di conflitti che portarono allo scoppio della guerra.
Il primo periodo del conflitto (1337-1360), corrispondente alla fase che gli storici anglosassoni definiscono “edoardiana”, vide una serie di vittorie inglesi. Nella battaglia di Crécy (1346), le forze guidate da Edoardo III sconfissero l’esercito francese grazie “all’impiego decisivo di arcieri e di artiglieria da parte degli inglesi” (2). Successivamente, il re francese Giovanni II fu catturato dagli inglesi nella battaglia di Poitiers (1356), evento che, secondo lo storico Kenneth Fowler, “indebolì notevolmente la monarchia francese, mettendone in discussione l’autorità”(3). Nonostante questi successi, il trattato di Brétigny (1360) pose temporaneamente fine alle ostilità, con l’acquisizione da parte dell’Inghilterra di vasti territori in Francia.
Il secondo periodo del conflitto (1369-1453), corrispondente alle fasi “carolina”, “dei Lancaster” e finale fu caratterizzato da un’inversione di tendenza, con la Francia che, nonostante i raid del Principe Nero, figlio di Edoardo III, il rovescio subito ad Harfleur e Azincourt nel 1415 da parte di Enrico V e i problemi interni causati dalla lotta tra Armagnacchi (filo-francesi) e Borgognoni (filo-inglesi), riuscì a riconquistare gran parte dei territori perduti. Ciò fu possibile grazie all’abilità di condottieri come Bertrand du Guesclin e all’emergere di una figura simbolica come Giovanna d’Arco che, per citare Régine Pernoud, “rappresentò un punto di svolta nella guerra, riaccendendo il patriottismo francese e contribuendo alla riconquista delle terre sottratte dagli inglesi”(4). Anche dopo la cattura e l’esecuzione della liberatrice di Orléans, lo slancio francese non si arrestò e la decisiva battaglia di Castillon (1453) segnò la fine del conflitto, con la sconfitta definitiva dell’Inghilterra e la riaffermazione della supremazia francese.
La guerra dei Cent’anni ebbe un impatto profondo sulla società, l’economia e la politica di entrambi i paesi: contribuì all’emergere di un sentimento nazionale francese, “favorendo l’accentramento del potere e la formazione di uno Stato più moderno e centralizzato”(5). Allo stesso tempo, il conflitto indebolì l’Inghilterra, portando alla guerra delle due rose e all’ascesa della dinastia Tudor, che avrebbe profondamente segnato la storia inglese nei secoli successivi.
Secondo gli storici, la guerra dei Cent’anni ebbe un impatto significativo anche sull’economia e la società di entrambi i Paesi. Come sottolinea Michael Postan, “la guerra comportò un enorme costo umano e materiale, con un pesante impatto sulla popolazione e sull’economia di Francia e Inghilterra”, a causa delle innumerevoli distruzioni, carestie e pestilenze (6). Ciononostante, il conflitto stimolò l’innovazione tecnologica, come dimostrato dall’uso dell’artiglieria e dalle nuove tattiche di fanteria, contribuendo all’evoluzione di istituzioni politiche e militari. Lasciò inoltre un’impronta indelebile, ridefinendo i rapporti di forza sullo scacchiere europeo e gettando le basi per l’emergere di entità statali moderne, grazie a una nuova concezione del potere politico.
Jacopo Lupieri
- P.Contamine, La guerra dei Cent’anni, Il Mulino, 2013.
- J. Sumption, The Hundred Years War, University of Pennsylvania Press, 1990.
- K. Fowler, The Age of the Plantagenets and the Valois, Exeter Books, 1980.
- R. Pernoud, Giovanna d’Arco, San Paolo Edizioni, 2006.
- Vedi nota 1.
- M. Postan, The Medieval Economy and Society: Economic History of Britain, 1100-1500, University of California Press, 1973.