La settimana scientifica, curiosando dall’esterno

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Gli articoli qui presenti sono stati scritti da studenti coinvolti in prima persona. Utile allora potrebbe essere il punto di vista del semplice spettatore, che non si è lanciato in acrobazie culturali ma che ha solo osservato. La settimana delle scienze è stata sicuramente qualcosa di nuovo ed originale, aperto a tutti i campi della cultura scientifica, e sicuramente avrete trovato qualcosa che, più o meno, vi abbia interessato tra le varie conferenze.
Non si può tuttavia nascondere qualche aspetto negativo. Difficilmente comprensibile, per esempio, la scelta dei giorni: normalmente ci si sarebbe aspettati lunedì, martedì e mercoledì, ma evidentemente la logica dei tre giorni consecutivi era ormai troppo usuale quindi perché non spezzare e creare un po’ di confusione? Comunque, a parte questo problema secondario, chi non ha dovuto affrontare la difficile impresa delle iscrizioni? Sfida perniciosa soprattutto per la difficoltà di trovare i fogli del corso che interessava, oltre il fatto di dover girovagare per i corridoi del secondo piano se si volevano leggere quali erano i corsi, di cui non sembrava esistere alcun elenco. Per non parlare dello scorno, una volta scovato finalmente il foglio della conferenza alla quale proprio non si poteva mancare, di trovarlo tutto pieno, per poi sentirsi dire dall’amico che era riuscito a segnarsi: “Ma sai che alla conferenza non c’era quasi nessuno?”. Infine, sorpassata anche la sfida delle iscrizioni, restava un’ultima prova: i fogli delle presenze, oggetti mitici dati per essenziali e spesso assenti o introvabili. Superflui, dato che a molte conferenze c’erano imbucati.
Comunque, gli aspetti positivi non sono mancati e il finale può così rallegrarsi. Senza dubbio le conferenze erano interessanti, trattavano argomenti particolari ed erano molto coinvolgenti. Nonostante i problemi, questa settimana è stata nel complesso abbastanza ben organizzata, le conferenze non erano troppe e ben distribuite, gli argomenti accattivanti. La stessa richiesta ai docenti (anche se non sempre rispettata) di non fare verifiche durante questo periodo, ha reso possibile una maggiore partecipazione alle attività previste.

Davide Costa (2H)

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