È ormai su tutti i giornali una notizia che ha sconvolto il quartiere Parioli di Roma.
Una mamma per nulla preoccupata dell’istruzione della figlia la incoraggiava a vendersi per guadagnare qualche soldo.
Le conversazioni registrate chiariscono che non solo la donna fosse consapevole dell’attività svolta dalla ragazza, ma anzi la spronava a lavorare. Dalle varie intercettazioni è emerso che la madre aveva perfino proposto di ritirarla dagli studi. La ragazzina aveva più volte insistito per poter rimanere a scuola e poter studiare come qualunque adolescente.
Si è inoltre scoperto che la donna avrebbe obbligato la figlia a stare insieme ai clienti invece di fare i compiti.
Il nucleo investigativo di Roma ha arrestato la madre e altre quattro persone.
I diciotto clienti identificati sono indagati per prostituzione minorile.
In molti si sono difesi dicendo di ignorare l’età della ragazza. La pista che si apre ora è quella della pedofilia unita alla pedopornografia. Michele Mario De Quattro è accusato di aver prodotto materiale pedopornografico, filmando i rapporti sessuali con la giovane per poi ricattarla. L’indagato nega l’accaduto. Ora i computer dei sospettati sono stati sequestrati.
Alcuni degli arrestati l’avrebbero più volte spinta a farsi riprendere in video e foto. L’ombra della pedofilia sui clienti fa presagire misure più gravi dell’iscrizione sul registro degli indagati.
Il riserbo è massimo.
Le indagini proseguono nel tentativo di sbloccare un altro tassello.
Come fa una madre a spingere la propria figlia a prostituirsi?
Cosa possiamo pensare di genitori che negano ai figli un bene primario come la cultura? Questo modello educativo ha molte possibilità di ricadere sulla ragazza stessa, in futuro. L’unico sentimento che si prova è l’indignazione, lo sdegno nei confronti un popolo che sta sempre più regredendo, che tutto prova per qualche soldo. Non si può non pensare all’esempio dato dalla madre, dalla persona che per prima dovrebbe proteggere sempre da questi pericoli.
Alessia Derivi (1D)