Narnia è uscita dall’armadio

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(A Narnia) e’ sempre inverno

ma non e’ mai natale.

Mr Tumnus

Le cronache di Nania,

C.S.Lewis

 

E’ un inverno triste quello di questa frase, e’ un’infinita bianca terra in cui i campanelli della slitta di babbo natale non sono che un eco lontano nelle orecchie di chi ha vissuto abbastanza a lungo da ricordarsi i giorni felici. Gli abitanti di Narnia ancora oggi vivono tra le pagine di libri continuamente sfogliati e su schermi di affollate sale cinematografiche. Le immagini di questo posto incantato nascosto  ogni volta dietro un muro, una porta, uno specchio diverso compaiono tutt’oggi nelle nostre menti, così come C.S.Lewis, uomo di magnifica fantasia e grande fama, ma che certo, bisogna dire, non era australiano. O perlomeno non aveva mai considerato “il mondo a testa in giù”, dove a testa in giù sono anche le stagioni. In Australia il bianco Natale è solo e soltanto un mito, una sfocata immagine di posti lontani.

Luglio è freddo, buio e triste… è il mese più freddo dell’anno con I suoi 11 gradi costanti… alle 5.30 pm il sole e’ già calato e la gente si rintana nei bar e nelle case a bere e caldo. Certo molto diverso dal Luglio solleone che splende sulle spiagge italiane, è più simile all’inizio di Novembre quando ormai il ricordo dell’estate e’ lontano per perdersi in memorie estive, quando ormai la Scuola e l’ufficio sono tornati ad essere la routine quotidiana e quando Natale pare irraggiungibile per dare conforto nei freddi pomeriggi. Immaginate allora un mese di luglio freddo e ventoso, mattine chiusi negli uffici e nelle scuole spese a sognare settembre e alla primavera che porterà. Non è forse difficile immaginarsi a sognare settembre?

Passeggiando per le città assopite nel tempo invernale, si vedono vetrine con rossi manifesti che dicono “Christmas in July” ultima trovata per provare a vivere un Natale in inverno, cosa a cui tutti gli Australiani pensano con nostalgia e un po’ di rabbia.

Nei giornali scolastici si leggono interventi della psicologa della scuola che risponde a genitori preoccupati per i loro figli rabbuiatisi con il cielo e stufi di andare a scuola.

Anche le spiagge sono diverse in inverno… mancano ragazze a fare le lucertole al sole, mancano i bambini con i loro castelli di sabbia e manca il rumore della gente in vacanza; si trovano solo solitari ragazzi che vanno avanti e indietro con una tavola sotto braccio e una muta bagnata incollata al corpo. Manca il sole ad illuminare e scaldare queste sagome scure che quando scende la sera tornano a casa a sognare l’ormai prossima primavera e le vacanze di settembre.

Dopo questo freddo luglio immaginate le sale cinematografiche si Sydney, Melbourne, Perth, Auckland,… quando nel 2005 centinaia di persone sono andate a vedere la proiezione di “Le cronache di Narnia—il leone la strega e l’armadio” . Non sarà difficile sentire il sospiro tirato dagli spettatori quando il fauno Mr Tumnus dice tristemente che a Narnia e’ sempre inverno, ma mai Natale. Per un attimo bambini e adulti hanno arricciato le labbra e inarcato le sopracciglia nella smorfia di disappunto di chi sa cosa vuol dire.

Dopotutto lì di bianco a Natale c’e’ solo la soffice spuma delle onde che sotto il sole s’infrangono su bianche spiagge e alti faraglioni nel clima di vacanze estive tanto atteso.  Forse Narnia non è tutta dentro un armadio…

 

Maria Perotto (4C) – Corrispondente dall’Australia

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