Estraendo il DNA …

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«DNA: Acido desossiribonucleico. Marte? Giove? Venere? Da dove proviene questa entità misteriosa?»

«Be’, da un pomodoro.»

«Da un pomodoro … alieno?»

«No, da un pomodoro normalissimo, ma anche da tante altre cose.»

«Ah sí? Dimostramelo!»

Per vedere realmente che anche in un pomodoro c’è DNA, nonostante non lo si veda, il 30 settembre siamo andati in laboratorio per fare due esperimenti: l’estrazione dei colori dai pennarelli e quella del DNA da un pomodoro.

Nel primo esperimento abbiamo tracciato dei piccoli tratti di pennarello sulla carta bibula, lontani dal bordo circa 1 cm. Dopodiché abbiamo inserito i pezzi di carta bibula in un becher in precedenza riempito di acqua, prestando attenzione a non far entrare in contatto diretto i tratti di pennarello con l’acqua.separazione-colori-da-inchiostro

L’acqua è risalita per le fibre di cellulosa della carta bibula fino a raggiungere i tratti di pennarello; da lí in poi ha continuato il suo percorso portando con sé i pigmenti che costituivano il colore del pennarello: quelli che ai nostri occhi apparivano come un semplice nero, viola o marrone si sono rivelati in realtà essere un insieme di pigmenti molto diversificati. I pigmenti più pesanti hanno teso a rimanere più in basso, i più leggeri, come l’azzurro, sono giunti più in alto; i pigmenti presenti in minor quantità si sono rivelati molto dopo.

Il secondo esperimento è stato più complesso. Abbiamo preso alcuni pomodori ben maturi e li abbiamo frullati. Alla purea così ottenuta, posta in un recipiente di vetro, abbiamo aggiunto un cucchiaio di sale e uno di detersivo; per velocizzare la reazione abbiamo mescolato il composto per un minuto. La soluzione è stata posta a 60 °C per 15 minuti, e quindi filtrata prima con un colino e in seguito con la carta da filtro. Al filtrato, posto in una provetta, abbiamo aggiunto l’alcol denaturato. L’alcol separa le molecole più pesanti da quelle più leggere: si osservano diverse stratificazioni di varia consistenza e torbidità e, a circa metà della soluzione, appare un anello bianco costituito dal DNA. Tuttavia se il composto è stato mischiato le diverse densità non riescono a separarsi.

Grazie a questo esperimento ora sappiamo che il DNA non è uno strano organismo alieno, ma una parte di noi.

Valerio Pace (2D)

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