Adolescenti americani

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D’adolescenza, nonostante l’opinione comune, non ve n’è una sola. Secondo il parere americano, questa comincia all’età di tredici anni per finire a diciannove. Venuta a conoscenza di tale norma non scritta, ma ben nota a tutti, ho deciso di andare più a fondo nella questione, cercando di capire quali siano effettivamente gli eventi che scandiscono lo scorrere di questi sette anni.  I ragazzi della scuola media corrono attorno al liceo, osservandone gli aspetti più nascosti e prendendo nota d’ogni singola moda, più che pronti ad affrontare le difficoltà cui andranno incontro. Giocano a basket, a calcio, a football e ridono fra di loro, assolutamente incuranti del mondo femminile. La principale distrazione sono lo sport o il cibo, a giudicare dalla loro stazza.

Per quanto riguarda le ragazze, i colori potranno descrivere meglio di quanto riescano a fare le semplici parole: verde acceso, giallo, rosa. Il simbolo della pace troneggia fiero sugli zaini e gli scintillanti sorrisi argentati si aprono sul mondo. Ingenue, felici come solo delle bambine dalla pelle ancora perfetta possono essere. I maschi sono fastidiosi e sciocchi per queste giovani donne oggetto di continui scherzi da parte dell’altro sesso. Il salto fra i tredici ed i sedici è colmo d’avvenimenti intensi come il primo bacio, il primo fidanzatino, la prima vera cotta. Argomenti interessanti che, mio malgrado, lascerò ad altri reporter che saranno oltremodo felici d’affrontare. Vorrei concentrarmi sull’enorme cambiamento che avviene fra i sedici ed i diciannove perché, secondo la mia modesta opinione di quasi diciottenne, il salto che si compie fra queste due età è talmente grande che non dovrebbero appartenere alla stessa categoria. A sedici anni non sai cosa sia l’amore ma ne rimani inevitabilmente scottato. Giovane idealista, ti lasci trasportare dalla passione per ogni novità e, nonostante si perda un poco l’ingenua felicità, sei più che lontano dalla serenità d’un adulto. Potrebbe essere il periodo delle lotte per l’affermazione sugli altri come fresco leader, in un gruppo, oppure il momento in cui ci si distacca dalla massa per dare inizio a quel che sarà un lungo percorso di auto-scoperta.  A diciassette anni hai scoperto e vissuto quel che basta per capire che non ci sono premi ma bottini: tesori guadagnati non senza lotta. E sei un giovane pirata a bordo d’una nave che non sai dove condurre. Intraprendi nuove rotte, costantemente alla ricerca di quella che sarà in grado di ricondurti a casa. Ma sei lontano e non è il momento: il mare lo sa, la corrente sarà un nemico arduo da sconfiggere. Diciotto: un adulto. Forse. Non sono ancora nella condizione di parlarne, cinque mesi legalmente mi separano da tale meta, ma ne assaporo il dolce significato. Una macchina bianca, la musica ad alto volume ed una libertà mai avuta ma da sempre agognata. Più che gestibili responsabilità ed una lunga lista di ricordi, dolorosi e confortanti.  Amici veri ma non l’amore. Non ancora, non ora che ho le redini in mano!

Tutto questo è assolutamente fantastico e diventa quasi sconvolgente entrando a far parte d’un gruppo di teenager americani: le loro abitudini sono così differenti che sono felice di poter dire d’aver ancora molto da imparare, alcune cose da dimenticare, nulla da rimpiangere …

Per tutti coloro che si sentono stanchi e forse vorrebbero essere trascinati da una macchina dal golf seduti su un cubo di ghiaccio …

 

Eleonora Rossi (4B) – Corrispondente dagli Stati Uniti

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