Contro se stessa

Tempo di lettura: 2 min

 

“In un mese ho perso 10 kg. All’inizio della scuola pesavo 50 kilogrammi; oggi ne peso 40.

Non sono una persona sicura di me; sono timida, introversa, mi mangio le unghie e non faccio sport. Non mi piaccio. Non mi piace il mio fisico, non mi piace la mia personalità, non mi piace quello che faccio e dico; quando mi guardo allo specchio vedo riflessa una persona totalmente diversa da quella che vorrei essere. Da un po’ di tempo a questa parte mi sono messa in testa che, forse, dimagrendo mi sarei piaciuta di più; e soprattutto sarei piaciuta di più agli altri.

A pranzo mangio poco o niente; cerco di combattere la fame riempiendomi la pancia di acqua; quando i miei amici mi chiedono perchè non mangi rispondo che non ho fame o che mangerò di più a cena; ma quando arriva la sera dico le stesse cose ai miei genitori, rispondendo loro che a pranzo mi sono ingozzata.

Mi accorgo la mattina dopo aver fatto la doccia di stare dimagrendo a vista d’occhio; le clavicole mi sporgono sempre di più; le braccia non hanno più muscoli e le gambe mi reggono a malapena in piedi. Sono pallida in viso e a volte mi mancano le forze. Il seno mi sta diminuendo giorno dopo giorno. Eppure continuo a non piacermi, continuo a essere come prima: continuo a considerarmi poco o niente e gli altri, nonostante le preoccupazioni riguardo al cibo, non sembrano desiderare stare con me più di prima.

Il mio ragazzo mi dice che sono troppo magra, che stavo meglio prima. Mi ha persino proposto di andare in palestra con lui. Sta cercando di convincermi che facendo sport riuscirei a dimagrire in modo “giusto” e a restare in forma, tonificando i miei muscoli. Ma come faccio ad andare in palestra e a fare sport se dopo mezz’ora di ginnastica sono a terra!? Forse dovrei ricominciare a mangiare, ma non appena annuso anche solo un piatto di pasta ingrasso di 3 chili!

Il mio rendimento scolastico sta calando. Non riesco più a stare concentrata: i crampi mi dilaniano lo stomaco, eppure continuo a non mangiare, continuo a non piacermi.

 

Sono dimagrita ancora; peso 33 chili. Le mie gambe sono magrissime; le braccia quasi invisibili. Il viso è scavato e stanco, ho profonde occhiaie nere sotto gli occhi. Non ho più forze; ogni movimento che faccio mi richiede uno sforzo immenso. I miei amici e il mio ragazzo sono preoccupati. Finalmente sono riuscita ad attirare la loro attenzione; sono affettuosi, gentili, simpatici …  Sono riuscita ad ottenere quello che volevo? Sono riuscita a farmi veramente apprezzare per quello che sono o provano solamente pena verso di me…?

 

Il mio ragazzo mi ha lasciata; dice che finché mi ostinerò a non mangiare lui non si farà più vedere. Mi ha ricattata! Ma io non voglio perderlo … non voglio essere compatita, non voglio lasciarlo andare via così, non voglio. Io lo amo.”

 

Ho perso totalmente i contatti con la ragazza che mi scrisse queste parole.

Avrei voluto starle più vicino, cercare di farla ragionare, dirle che l’aspetto fisico non conta nelle amicizie vere; avrei voluto abbracciarla, consolarla e proteggerla, forse da se stessa, forse dagli altri; ma io in quel momento non c’ero; ero via.

In quel momento non ero presente a me stessa, ero un’altra persona, che più dimagriva più voleva dimagrire e non era mai soddisfatta di com’era.

Ora questa ragazza sta bene. Ha finalmente capito l’importanza della vita.

 

Bianca Viano (4B)

175030cookie-checkContro se stessa