Staffetta di scrittura – Secondo capitolo

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Quel sabato mattina Sara si svegliò e chiese a suo padre le chiavi della casa della nonna, con la scusa di andare a cercare un vecchio vocabolario di latino. Senza dare troppo nell’occhio domandò alla mamma dove si trovasse l’abitazione. Dopo aver preso ben tre pullman, arrivò nella malfamata periferia della città. Ci mise un po’ per trovare la vecchia casa, ma dopo aver percorso il vicolo desolato che precedeva la villetta, finalmente arrivò.

Appena riuscì ad aprire l’arrugginita serratura del portone, entrò nella casa;  per non perdere tempo, si mise subito all’opera, iniziando l’esplorazione del primo piano. Tutto era in ordine, proprio come, nei suoi pochi ricordi, lasciava sempre la nonna Maria. Cercò di notare qualcosa di diverso dall’ultima volta che era andata lì, ma evidentemente tutto era uguale, e soprattutto i suoi genitori non erano più entrati in casa dopo la morte della nonna, si erano limitati a mettere in vendita l’abitazione.

Il primo luogo che era curiosa di vedere era lo studio del nonno. Mentre si aggirava all’interno della stanza, vide sulla scrivania un foglio ingiallito. Incuriosita si avvicinò. Leggendola capì che si trattava di una lettera…

 

17 Ottobre 1945

Cari ragazzi,

con tristezza vi annuncio che tra poco vi dovrò lasciare, per cominciare un viaggio con lo scopo di realizzare il progetto della mia vita. Vostra madre è già al corrente di tutto, e vi riferirà i dettagli non appena io sarò partito. Figlio mio, prenditi cura della mamma e di tua sorella Giuditta, da domani sarai tu l’uomo di casa. Tornerò presto con ciò che vi renderà felici, non appena l’avrò trovato.

Con affetto

Il vostro caro papà

Ottavio

 

Sara non aveva del tutto chiaro quello che era successo, però per lei cominciavano ad esserci alcune luci all’interno di questa strana vicenda. Evidentemente, il nonno era partito per un viaggio, questo era sicuro, ma qualcosa di inaspettato era accaduto poco dopo la sua partenza. Probabilmente ciò che aveva programmato non era andato per il meglio. Quello che la ragazzina doveva ancora scoprire era perché fosse partito, che cosa stesse cercando, chi e come lo aveva trasportato nel futuro e perché la lettera del suo diario si trovasse nella sua soffitta 35 anni prima che lui l’avesse scritta.

Mentre tornava in pullman, Sara ripensò a quello che era successo: doveva assolutamente chiedere spiegazioni a sua mamma. Proprio mentre stava rientrando in casa, Achille tornando dal suo giro pomeridiano, le saltò in braccio, miagolando e facendo le fusa. Intanto anche la mamma era appena tornata dal supermercato e decise che era giunto il momento di parlarle.

“Ciao mamma” disse con un tono spento

“Ciao Sara, cosa è successo che hai questa faccia?”

“Ti devo parlare”.

“Sì. Dai, andiamo in casa che devo mettere a posto la spesa.”

“No! No, mamma,  ne parliamo qui, adesso.”

“Va bene, dimmi, che cos’è che non va?”

“Sono andata a casa della nonna, questa mattina.”

Il viso della mamma impallidì ancora una volta.

“Ho trovato la lettera che vi ha lasciato il nonno.” disse Sara, convinta.

“Ah, allora hai scoperto tutto?! Sì, è proprio così, il nonno ci ha abbandonato. E poi per che cosa? Per il progetto della sua vita… E’ stato solo un codardo, non ha avuto il coraggio di aiutare la sua famiglia dopo un lungo periodo di guerra.”

“Mamma, ma tu sai qualcosa del suo viaggio nel futuro?”

“L’unica cosa di cui ero al corrente era  uno dei progetti a cui il nonno lavorava spesso, dedicando intere giornate e intere nottate. Si trattava della scoperta di un nuovo elemento di materia, il “nixcton”. Era un frammento di meteorite proveniente da un altro sistema stellare molto lontano dal nostro, esattamente dal pianeta di “Poxloo”. Però il nonno non aveva mai raccontato quello che in realtà accadeva nel suo studio.”

“Ah, ma non ti è mai venuta voglia di scoprire qualcosa di più di quanto sapevi?”

“Sì, ma sarebbe stata solo una perdita di tempo. E adesso basta parlare di questa storia. Per favore aiutami a portare le borse della spesa in casa.”

Ora le uniche certezze che aveva Sara erano nuovamente diventate dubbi.

 

Federica Cochis, Angelica De Luisa, Paolo Nicolosi (classe 1F)

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