TAGLI – Non bastando quanto fatto sin ora, il Ministro dell’economia appalesa la necessità di ulteriori tagli: il governo dovrà scegliere se decurtare i fondi destinati alla maturità o rinunciare alla nuova sala cocktail a Palazzo Chigi. Quest’anno, dunque, la maturità si svolgerà in due tranches: nella prima una metà degli studenti sosterrà l’esame, l’altra metà farà da commissione. Poi ci si darà il cambio. Fornito dal Ministero un gioco di pettorine in due colori.
ERRORE – A causa di una fatale confusione al Ministero dell’Istruzione, anziché le tracce per i temi vengono inviati alcuni book fotografici appartenenti a giovani soubrettes emergenti. Tremenda reazione a livello politico. L’opposizione: “Questo governo è incapace. L’impaginatura era pure sbagliata”. Non si fa attendere la risposta del premier: “Cosa devo dire io che mi sono visto arrivare a casa due poesie di Pascoli e Leopardi?”
ITALIA 150 – Come reazione ad una traccia in cui si chiede agli studenti di esaltare l’Italia dei 150 anni, la Lega intera insorge minacciando di far cadere il governo. La maturità è sospesa e riprende solo alla luce di un compromesso sulla seconda prova: al posto della versione verrà chiesta la traduzione in Italiano di un discorso del Senatur, negli scientifici la prova di matematica (“è roba da finocchi”) verrà sostituita dall’intonazione di canti montanari mentre negli alberghieri la valutazione sarà interamente basata sulla preparazione della polenta concia.
STILE – Dopo la promessa di non abbattere le case abusive, il centrodestra cerca di ingraziarsi anche l’elettorato giovanile depenalizzando la copiatura (purché non si abbia già copiato in precedenza). Il Premier: “Eticamente scorretto? E’ ora che vengano favoriti i ragazzi che dimostrino buon cuore. Io ho sempre fatto copiare i miei compagni, proprio perché non copiassero.”
Andrea Gallo Rosso