Leggere, leggere, leggere!

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Andare da uno sconosciuto e regalargli un libro. È la proposta lanciata da Alberto Schiariti, un 21enne di Empoli che ha aperto un blog (“Pensoscrivo”) un anno fa. Un blog nel quale parla del piacere che prova nella lettura, e in cui lamenta la scarsa cultura degli italiani. “Leggere è segno di intelligenza […]. In un paese che sta bene le persone leggono, scrivono, ascoltano musica, si divertono e guardano film che abbiano una decenza” scrive.

E quindi propone che il 26 marzo ognuno esca per strada e regali un libro a una persona con la quale non ha mai parlato.

L’idea è stata un successo immediato: Alberto riceve centinaia di messaggi al giorno, complimenti, lettere minatorie, insulti: molti lo accusano di lavorare per le case editrici o per uno sponsor. La replica: “[…] Dietro di me non c’è assolutamente nessuno e anzi, sono stato io a provare a contattare qualche editore (con scarsi risultati) per chiedere aiuto nella promozione dell’iniziativa”.

Non che ne abbia bisogno: il gruppo su Facebook ha già superato i 110.000 iscritti, all’evento hanno confermato la loro presenza quasi 12.000 persone. Venerdì 5 febbraio è uscito un articolo sull’ultima pagina della Stampa. Sempre di più sono quelli interessati a partecipare a questo “Sì book day” e le loro idee sono innumerevoli: c’è chi propone di scrivere una dedica all’interno del libro (“Sì, sì e ancora sì”), chi di organizzare dei punti di ritrovo in ogni città , dei book party. Alberto risponde a tutti, anche a chi ha dei dubbi di tipo più materiale (Devo comprare un libro nuovo o regalarne uno mio?).

L’iniziativa servirà, si spera, a combattere l’ignoranza degli italiani, la maggior parte dei quali non legge un libro all’anno. Dati che spaventano, soprattutto perché la maggior parte di quelle stesse persone ha fatto la fila fuori dai cinema per guardare “Natale a Beverly Hills”. C’è addirittura chi si vanta di questa chiusura mentale, di questa ignoranza che dilaga. Alberto quindi non esagera quando dice che gli italiani sono le solite stupide capre che eleggono capre un pelo più furbe. Negli altri paese il livello culturale è più alto ed è inutile criticare il sistema scolastico, le riforme, quando poi si scappa a gambe levate di fronte a un libro.

Quindi il 26 marzo (il giorno dopo è il compleanno di Alberto, ecco il perché della data), armatevi di un libro che vi sia piaciuto e regalatelo alla prima persona che incontrate, accompagnandolo con un sorriso.

 

Anna Aglietta (3C)

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