E poi si torna a casa, ma mai per davvero

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Prochain arrêt : Gare de Lyon, next stop Gare de Lyon. Ho sentito bene? Perché sono qui? Come è possibile? ? Aiutooo! Le porte della metro, si aprono, la folla si affretta a uscire, io invece, con i miei due immensi bagagli , non ho alcuna fretta. Mi è capitato più volte di dover scendere a Gare de Lyon perché giusto a 5 minuti da li abitava una mia compagna di classe e organizzava spesso delle merende da lei la domenica pomeriggio; ma questa volta non scendevo dalla metro per andare a casa sua, ma avevo due valige e un treno che mi aspettava. È triste partire, lasciare tutto, i nuovi amici, la scuola, la città. Ricordo come se fosse ieri l’inizio di questa indimenticabile esperienza, il primo giorno di scuola, ricordo che ero terrorizzata, infatti pensavo che non sarei mai stata all’altezza dei miei compagni, che sicuramente sarebbero stati tutti più bravi di me…  insomma pensavo (e lo ammetto, in quel periodo ero un po’ paranoica) che fossero persone sempre chiuse in casa a studiare, privi di qualsiasi interesse per il mondo circostante. Ma non fu assolutamente così!! I francesi? In fondo basta solo conoscerli un po’ meglio prima di giudicarli, sono persone riservate, ma alla volta simpatiche e socievoli. Dopo l’attesissimo ma allo stesso tempo temutissimo primo giorno di scuola, ne sono passati altri, che ci hanno portato ogni giorno che passava a conoscerci di più e meglio, scoprendo i vari aspetti e le molteplici sfumature dei nostri caratteri. È sempre bello conoscere gente e culture nuove. Ora sono sul treno, malinconica,  penso a tutti i bei momenti che ho vissuto che resteranno dentro di me trasformandosi in tanti ricordi, alcuni testimoni di momenti di divertimento e di gioia altri come momenti di sacrificio diventati per me lezioni di vita. Questa bellissima esperienza mi ha insegnato che ogni giorno infatti deve essere preso come una sfida, ma non con gli altri, bensì con se stessi, per riuscire a migliorarsi sempre di più fino a raggiungere i propri limiti e cercare man mano di ampliarli.  Non bisogna stancarsi di conoscere e scoprire cose nuove. È bello sentirsi cittadino del mondo.

Lucrezia Tabacchin (4B)

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