Impara a pensare

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Siamo ormai nel 2017 ed ancora ci nascondiamo dietro a dei dannati schermi. Da un lato ha contribuito alla comunicazione e alla globalizzazione, ma ora è diventato un abuso.

La politica si fa e decide a colpi di tweet e blog ipocriti che imbrogliano la gente comune che non ne capisce (riferimenti puramente casuali, vero Beppe? Vero Matteo?). Un tempo c’erano dibattiti seri, si andava a sentirli perché comunicavano qualcosa, non come ora che ci si prende in giro perennemente. Ora in una conferenza o un incontro si cerca di dire perché qualcun altro sbaglia, non perché è giusta la causa per cui si combatte.

Ormai abbiamo il mondo in mano ed in tasca, che troppo condiziona la nostra vita. Recentemente ho letto un articolo che dimostra statisticamente che circa l’80% degli italiani è “analfabeta”, nel senso che non riesce a capire testi lievemente più complessi del normale. Sappiamo quindi leggere all’incirca tutti, ma non abbiamo la benché minima idea di cosa abbiamo appena letto. E ci credo, con persone al potere che non azzeccano un congiuntivo. Ci si chiede come abbiano fatto ad arrivare dove sono, è già tanto se hanno il diploma di maturità, e solo per pochi eletti (sì, perché sono stati eletti) è possibile arrivare alla licenza media. Ci si lamenta tanto dei cosiddetti “giovani d’oggi” che sono il cancro del nostro futuro perché irresponsabili, ma la verità che ci viene tenuta ben nascosta è che il nostro futuro è già stato preso da tutta questa gentaglia che pensa solo al proprio portafoglio (coloro che dovrebbero rappresentarci), ma non mi risulta che noi siamo di questo stampo, anzi.

Noi non avremo la maturità per decidere, ma voi, signori miei, non avete la benché minima idea di come sia la nostra vita. Voi siete troppo adulti in un Paese che vi condiziona troppo. Siate umili, come lo è un cittadino onesto, che magari ha due figli sulle spalle e uno stipendio misero, mentre voi con decine di migliaia di euro nel portafoglio dovete addebitare alle casse dello Stato (che contengono i soldi dei contribuenti) una cena che avete fatto con la famiglia. Agli occhi del popolo, se sono vere le voci che girano sul vostro conto, il che è assai probabile, fate quasi pena; ma poi diventate tutti dei protettori dei diritti civili, del cittadino, delle donne e dei bambini per far vedere che “lavorate”. Mi spiace, ma io non ci sto.

Fabio Cannizzo

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