Hollywood sembra essere in possesso di una lunga lista. Scarlatta, fatta di nomi, alcuni cancellati, alcuni scritti a matita, alcuni impressi in modo indelebile sulla carta. Gli stessi nomi sentiti e risentiti che da qualche tempo si leggono sulle prime pagine dei giornali. Harvey Weinstein, produttore cinematografico. Kevin Spacey, attore. Matthew Weiner, sceneggiatore. James Toback, sceneggiatore. Dustin Hoffman, attore. Tutti nomi sulla lista scarlatta. Tuttavia, non si tratta solo di coloro che sono stati accusati, ma anche di chi ha subito, di chi ha reagito e di chi ha saputo ma non ha fatto niente.
Rose McGowan è stata la prima ad accusare Weinstein di molestie sessuali e, dopo di lei, molte altre attrici di Hollywood hanno preso coraggio e si sono fatte avanti, raccontando la verità. Tra queste, Gwyneth Paltrow. Dice di essere stata soggetto di pesanti avances all’età di 22 anni in una stanza d’albergo. Pare che abbia riferito immediatamente l’accaduto al fidanzato d’allora, Brad Pitt, e che questo avrebbe affrontato Weinstein faccia a faccia. “Brad gli è andato addosso, lo ha afferrato e gli ha detto ‘Non farai mai più una cosa del genere a Gwyneth’ specificando che ci sarebbero state gravi conseguenze se ci avesse riprovato. Da principio Harvey ha tentato di spiegare, poi si è interrotto e ha ascoltato in silenzio” dice una fonte anonima. Pitt, però, sembra essere stato l’unico ad opporsi al produttore. Altri invece hanno preferito rimanere in silenzio nonostante fossero a conoscenza dell’accaduto. Per salvare le loro carriere, probabilmente. Qualcuno come Ben Affleck, Matt Damon e Russell Crowe.
Coinvolto è anche il produttore cinematografico Fabrizio Lombardo, definito il ‘braccio destro italiano dell’operazione’.
Rose McGowan, attrice statunitense, ha dichiarato di aver ricevuto da Weinstein nel 1996, all’età di 23 anni, un risarcimento in denaro in seguito ad un rapporto “richiesto” in una camera d’albergo. Ben Affleck, dopo la serie di accuse che il produttore cinematografico ha ricevuto, condanna pubblicamente il suo comportamento. La McGowan, però, si scaglia contro l’attore: all’epoca dell’accaduto – afferma – Affleck era a conoscenza della verità e non solo aveva preferito rimanere in silenzio, ma aveva anche cercato di convincerla a ritirare le accuse.
Anche Sharon Waxman, ex giornalista del New York Times, era a conoscenza dell’accaduto e sembra che abbia provato a pubblicare la verità in un articolo. Tuttavia, la vicenda fu messa a tacere e la donna fu persuasa a rimanere in silenzio. Tra i dissuasori, Matt Damon e Russell Crowe. Il primo si difende dicendo che il soggetto dell’articolo era Fabrizio Lombardo e non Harvey Weinstein. “Chiama la giornalista e raccontale la tua esperienza con lui. E’ quello che ho fatto. Non è neanche finito nel pezzo che ha scritto.” sostiene l’attore.
Il famoso regista Quentin Tarantino, creatore della notissima serie di film “Kill Bill” e collaboratore di Weinstein, era a conoscenza dei casi di molestie prima che fossero resi pubblici. All’epoca, però, non aveva fatto niente, forse per il timore di perdere il produttore. Ora, però, i suoi timori si sono avverati. Harvey Weinstein ormai non è più un pilastro nel mondo del cinema.
Altra vittima del potente cineasta di Hollywood è Asia Argento. Sembra che sia stato proprio Fabrizio Lombardo a portarla nella stanza d’albergo “Du Cap-Eden-Roc”, sulla Riviera francese nel 1997. All’inizio il produttore fu carino, ma ben presto la situazione precipitò. L’uomo disse ad Asia di attendere e uscì. Tornò poco dopo nella camera con indosso solo un accappatoio e in mano un flacone di lozione per massaggi. Le chiese di farle un massaggio. Lei accettò. Non avrebbe dovuto: ben presto si ritrovò costretta ad avere un rapporto orale con Weinstein. Asia Argento, però, è rimasta in silenzio per molto tempo, a dominarla era la paura che il produttore potesse rovinarle la carriera. Quante altre donne sono state costrette ad agire come lei? Quante altre hanno dovuto mantenere il segreto? Tante. Più di 90. E ogni giorno se ne scoprono di nuove.
Fabrizio Lombardo, accusato dalla Argento, nega tutto. Dice all’intervistatore: «È talmente lontano dalla realtà quello che si dice… Sono scioccato anche io, per cui non me la sento. Mi deve scusare. Niente contro di lei». Rose McGowan, tuttavia, conferma la versione della collega italiana. Lombardo come riesce a spiegarlo questo?
Le stelle di Hollywood non sono nuove a questo tipo di accuse. Non c’è da sorprendersi se gli scandali vengono a galla. È da quando esiste il cinema che situazioni del genere si verificano. La stessa Marilyn Monroe raccontò di aver avuto rapporti sessuali in cambio di favori da registi e produttori. Fu proprio lei a definire Hollywood un “bordello sovraffollato”. Weinstein, Spacey, Weiner e Toback non sono i primi ad essere stati coinvolti nelle accuse. La lista scarlatta del mondo del cinema era già lunga prima che Rose McGowan si facesse avanti.
Isabella Scotti