Quando l’auto elettrica verrà usata da tutti, il petrolio non sarà più importante e il litio e il cobalto, indispensabili per la costruzione delle batterie delle auto, potrebbero diventare sempre più difficili e costosi da procurare. La caccia a questi metalli ha cominciato a farsi agguerrita, non solo tra i produttori storici(Panasonic o Lg), ma anche tra aziende come Tesla e Apple; quest’ultima sta trattando con società minerarie per garantirsi cobalto non trattato da bambini, come purtroppo accade nella Repubblica Democratica del Congo, da cui si trae il 60% delle forniture. Per gli Iphone, o in generale per gli smartphone, serve una ridotta quantità di cobalto (50 gr) mentre per un’auto elettrica ne occorrono fino a 14 kg.
La Cina è leader mondiale in ogni fase della produzione dei veicoli elettrici: dalle estrazioni minerarie alla produzione, fino alla loro commercializzazione. Nel mondo le auto elettriche sono più di due milioni, la metà delle quali in Cina, ma la loro diffusione non supera lo 0,02% del parco circolante. Il percorso che permetterà di sostituire le macchine elettriche a quelle tradizionali è stato intrapreso, ma prevedere i tempi e le modalità del cambiamento non è facile. La produzione del litio e del cobalto sta aumentando rapidamente con investimenti rilevanti in Australia, America Latina, Africa e anche in Europa (Serbia).
Il litio è uno dei metalli più diffusi al mondo, e non è quindi difficile da trovare. Il problema principale è piuttosto la trasformazione di questi metalli in batterie vere e proprie; infatti gli impianti sono molto limitati e più della metà sono concentrati in mani cinesi. In ogni caso, l’unico dato certo che abbiamo è che il mondo dell’auto sta cambiando e che tutti vogliono stare al passo coi tempi. Allo stato attuale è la Cina ad avere il dominio su ogni fase di produzione di questi due metalli e, soprattutto, a ospitare la metà dell’auto elettriche nel mondo. Tuttavia, se nel giro di qualche anno tutti potranno permettersi un’auto elettrica, potremo salvaguardare il nostro pianeta limitando le emissioni di CO2 (anidride carbonica). Il mercato delle auto elettriche sarà però controllato dai cinesi e quindi, quando le macchine elettriche saranno diffuse in tutto il mondo, la Cina potrà esercitare una forte influenza sulla produzione delle auto del futuro, fino a diventare il produttore dominante dell’intero mercato automobilistico. Non bisogna d’altra parte dimenticare che la Cina non è una democrazia liberale; questo significa che uno stato illiberale e autocratico potrebbe un giorno essere dominante a livello globale in uno degli ambiti fondamentali della civiltà del futuro.
Matilde Melzi