Suvvia, chi è che non conosce i mitici “fab four”?
55 anni fa, il 26 ottobre del 1965, con una cerimonia ufficiale a Buckingham Palace, i Beatles vennero insigniti del titolo di baronetti, diventando in questo modo a tutti gli effetti Membri dell’Ordine dell’Impero Britannico. Un evento che all’epoca scatenò l’ira di altre band e l’imbarazzo degli stessi Beatles, dopo le dichiarazioni di John Lennon che ammise di aver fumato una canna nei bagni del palazzo reale. Parole che spinsero i 4 di Liverpool a restituire il titolo. Buffo, no?
Ancor più interessante è però la nuova connotazione che ha assunto l’epiteto dei “fab four” in questi ultimi due anni. Siamo sempre in Inghilterra, sempre a Buckingham Palace, quando il 28 febbraio 2018 Kate Middleton, William, duca di Cambridge, Harry, duca di Sussex e Meghan Markle sono stati ribattezzati così dopo aver partecipato insieme al primo forum della Royal Foundation, associazione benefica fondata da William ed Harry nove anni prima.
Sono bastati solo 15 mesi da quel 28 febbraio, in cui Cambridge e Sussex andavano d’amore e d’accordo, per far venire i nodi al pettine. Il sodalizio nei nuovi “fab four” pare un lontano ricordo. Le tensioni sono cominciate già dall’arrivo di Meghan in famiglia, che nel bene o nel male ha scombinato le carte in tavola. A quanto pare, Meghan ed Harry farebbero, e fanno, le cose in maniera diversa da William e Kate; purtroppo William ha le mani legate in quanto futuro re, perciò le sue azioni e le sue scelte devono sempre essere più che ponderate. La figura di Meghan è stata etichettata a corte: “la cattiva della situazione” per alcuni, “la pecora nera di Buckingham Palace” per altri. Un fatto è certo: Meghan non piace. Su questo però la famiglia reale era disposta a chiudere un occhio: meglio una pecora nera a corte che accettare l’idea di uno strappo così drastico. I Winsdor infatti hanno deciso di mettere i bastoni tra le ruote ad Harry e Meghan, e le discussioni non sono mancate.
La regina stessa sembra avere ideato un “piano segreto”, se così si può definire, per evitare la frattura definitiva: un trasferimento in Africa dove Harry e Meghan avessero la possibilità di vivere una vita “normale” in uno degli stati del Commonwealth conservando il titolo nobiliare senza dover tagliare i ponti con le origini.
Johannesburg, la destinazione prescelta dalla regina, poteva rappresentare dunque per i Sussex il luogo dove passare un “periodo di transizione” prima di ritornare ai propri doveri, una proposta però rifiutata dalla giovane coppia. I media inglesi per ricostruire la vicenda ci sono andati a nozze.
Sembra addirittura che l’etichetta di “pecora nera” non sia nata dalla regina o dalla duchessa Kate, bensì dal principe William in persona. Una fonte interna al Palazzo riporta infatti che la prima volta che Harry decise di portare la Markle in visita, il fratello non abbia esitato a manifestare fastidio nei confronti della donna, con commenti che hanno seccato Harry. Inoltre, la stessa fonte riporta anche come William sottolineasse l’inadeguatezza di Meghan a ricoprire un giorno il ruolo che le sarebbe spettato una volta sposato il giovane fratello. Un’altra fonte, e questa volta la dichiarazione ha messo in cattiva luce la stessa famiglia reale, riporta che la freddezza a palazzo nei confronti di Meghan derivasse dalle sue origini per metà afroamericane.
Sta di fatto che dopo questo “divorzio”, lo scorso marzo i Sussex abbiano avuto un incontro privato con la regina durante il quale Elisabetta ha ribadito che in caso di ripensamento la Royal Family li riaccoglierebbe a braccia aperte, nonostante siano già stati scelti i Wessex come loro rimpiazzi, ben accolti dai Cambridge. In particolare da Kate, dato che proprio i Wessex erano stati i primi ad appoggiare la sua unione con William. La simpatia per i “rimpiazzi” non si limita solo alla Middleton: la regina stessa pare abbia un ottimo rapporto con la duchessa Sophie. Forse, la regina è davvero intristita al pensiero dell’allontanamento da palazzo di Harry e Meghan, ma, come ha affermato più volte, la corona viene prima di tutto. Se per avere una monarchia stabile è necessaria la rottura e l’allontanamento di qualche parente, è un prezzo da pagare che Buckingham Palace può tranquillamente permettersi.
Elena Vaudetti