Quando si parla di criminologia i primi pensieri sono rivolti a film e serie americane. Avete presente? Tutti quei programmi dove c’è o l’attore bello e dannato oppure l’attrice misteriosa e incredibilmente acuta. Loro con l’aiuto della polizia e/o del loro team riescono ad acciuffare i criminali, altre volte si limitano ad entrargli nella mente e a prevedere le loro mosse; il fine però rimane lo stesso: la cattura del criminale o di chi ha commesso il reato.
E’ bene chiarire che però questi sono film e che un criminologo non si comporta proprio così sul campo. Ma andiamo con ordine. Il criminologo è colui o colei che si occupa di criminologia, una scienza che studia i comportamenti criminali. Nel tempo sono state diverse le scuole di pensiero: quella legata all’antropologia criminale (studio della natura dei fenomeni culturali nel loro concreto manifestarsi nelle diverse società umane ), quella focalizzata sull’aspetto sociologico della causa del crimine, o ancora la criminologia psicologica. La criminologia è una disciplina che abbraccia diversi ambiti che hanno come punto d’interesse comune il crimine, o la persona che lo commette.
Le mansioni del criminologo sono diverse: lavora prevalentemente in ambito forense e giudiziario, il suo compito è rivolto a creare un quadro per ricostruire quali sono stati i fattori e le cause che hanno portato un soggetto a compiere un certo crimine; fatto questo, deve poi dare una valutazione del livello di pericolosità sociale di questa persona, anche se quello che dà non è un giudizio definitivo, poiché spetta poi a un giudice dare una sentenza finale. Uno degli altri compiti portati a termine dal criminologo può essere quello di accompagnare il criminale durante il suo percorso di recupero, anche se questo non avviene sempre. Il criminologo lavora a stretto contatto con la giustizia ma può trovare occupazione in diversi settori: nelle istituzioni carcerarie, negli enti locali si può occupare della sicurezza urbana, può offrire consulenza in casi penali se nominato dal giudice o da una delle due parti, o essere nominato giudice onorario in alcuni casi.
In Italia a differenza di altri paesi, questa figura professionale, nonostante abbia diverse mansioni e molti ambiti d’azione, non ha nessuna norma che la tuteli. E’ una professione ancora giovane ma in breve tempo ha già acquisito popolarità, probabilmente grazie a serie televisive come Bones, The mentalist o Criminal Minds. Nel nostro paese abbiamo la Società di Criminologia Italiana (SIC), un’associazione scientifica fondata a Roma nel febbraio del 1957. La Società promuove e coordina studi sulle cause e sulla prevenzione del crimine, sul come trattare i comportamenti devianti, sul sostegno delle vittime, senza dimenticarsi di propugnare modalità d’intervento efficaci e rispettose dei diritti dell’uomo, che si parli del trattamento della vittima o del criminale. Inoltre nel corso dell’anno organizza congressi e seminari relativi a tematiche di criminalità per ampliare questi studi; a queste attività può partecipare chiunque abbia a che fare con la criminologia. Da aprile del 2000, nuove figure professionali, tra le quali gli esperti di criminologia, hanno avuto accesso al nostro sistema penale.
Attingendo a competenze di ambiti diversi e non esistendo come professione vera e propria, il criminologo rientra tra le specializzazioni successive a percorsi di studi specifici. Le lauree più gettonate sono quelle di natura giuridico-scientifica: le più indicate sono certamente giurisprudenza, psicologia, ma anche lauree come medicina sembrano essere molto utili in questo settore. Laurearsi in giurisprudenza permette di analizzare la situazione da un punto di vista legale; la laurea in psicologia e medicina invece aiutano a comprendere i meccanismi che regolano il comportamento di noi esseri umani e gli stimoli che ci portano ad agire o ad avere un certo tipo di reazioni. Quello che è certo è che non esistono strade sbagliate o migliori di altre; tutto dipende da quello che si vuole fare.
Elena Vaudetti