Il conto alla rovescia è quasi giunto al termine, e non siamo solo noi a sentire questa magica atmosfera che ci circonda ma anche il nostro portafoglio e le nostre carte che di punto in bianco diventano sempre più leggere.
Si sa, dicembre è il periodo dell’anno in cui si compra di più, non è un segreto che tutte le super offerte, promozioni e sconti comincino con l’arrivo delle feste natalizie e si concludano con i supersaldi della Befana. E’ un’occasione imperdibile per le aziende, si svuotano i magazzini senza buttare via nulla, loro ci guadagnano sopra e noi ne approfittiamo per toglierci l’impiccio dei regali.
Chi più chi meno, si tratta solo di trovare la giusta formula di marketing da applicare per sponsorizzare un brand per trasformare il Natale, così come le altre festività, in galline dalle uova d’oro. In un’era in cui è tutto a portata di click, anche lo scegliere gli stessi regali di Natale è qualcosa che facciamo a distanza senza il bisogno di recarci in negozio, e se decidiamo si andarci è dovuto alle idee propinate dai social.
Secondo una ricerca finanziata da Facebook, dal 2018 al 2019, il numero dei consumatori intervistati a livello globale che hanno effettuato acquisti durante le festività come Natale e Pasqua è di oltre il 60%, la percentuale rimane la stessa se pensiamo al numero di persone che ha acquistato su piattaforme online durante periodi di mega offerte come i black Friday.
La parte più interessante? Il 28% di questi acquisti in Italia risultano essere stati effettuati dopo aver visto delle pubblicità su Facebook. Arrotondando per eccesso, quindi, possiamo dire che circa il 30% dei regali che sono stati messi sotto l’albero nel 2018 e 2019 non sono stati pensati da noi; probabilmente, non li avremo mai presi in considerazione senza un aiutino delle inserzioni presenti sui social.
L’idea di risparmiare è allettante sotto diversi punti di vista, comprare online non ci dà solo un risparmio di tempo, ma anche dal punto di vista monetario. Il marketing praticato sui social è come una pompa di benzina che non si esaurisce mai, le chiusure e la delicata situazione sanitaria hanno reso questo aspetto comune. Chi lavora nel mondo del marketing lo sa bene; le nostre menti sono come una sorta di programma che, sottoposto a determinati stimoli, risponde; colore, font utilizzato, immagine.
Ogni piccolo dettaglio può influenzare le nostre scelte e portarci ad acquistare un prodotto o meno.
L’idea condivisa sul Natale è quella di riunirsi tutti insieme e passare con i propri cari e amici i pranzi, i cenoni, seguire le tradizioni, scambiarsi i regali…
Se queste erano le premesse, perché abbiamo trasformato questo momento in una mera festa commerciale?
Che le luci ci abbiano dato alla testa?
Forse parrà stupido, per certi versi banale, ma solo perché con un click tutto ci appare vicino, non vuol dire per forza che lo sia, e se gli oggetti lo sono, lo stesso discorso non si può fare per le persone. Con la scusa della convenienza nel comprare online o della mancanza di tempo tendiamo a focalizzarci solo sugli oggetti e non su quello che davvero ci succede intorno, dovremo dare più spazio alle persone e meno alle cose, essere più sinceri e almeno tentare di non farci influenzare.
Che questo basti a farci ricordare qual è lo spirito del Natale?
Elena Vaudetti