Corridoi affollati, studenti in pigiama, mascotte che gira per la scuola, primo pensiero: ma dove cavolo sono finita?! Questa è stata più o meno la prima impressione che ho avuto sulla scuola qui in Canada. Migliaia di studenti che ridono e scherzano cercando di raggiungere la propria classe nei cinque minuti disponibili tra un blocco e un altro, quattro blocchi sempre uguali che cambiano ordine giorno per giorno. Complicato vero? Quando me lo hanno spiegato la prima volta ero tanto confusa tanto quanto voi che lo avete appena letto: che cos’è un blocco?
Qui in Canada la scuola è molto diversa, così come lo sono le materie: cucina, falegnameria, sartoria, e di certo non mancano club particolari a cui iscriversi.
Le lezioni iniziano alle 08:45 ma la scuola è aperta dalle 08:00 in poi, infatti una normale giornata di uno studente canadese inizia mettendosi in fila davanti allo stand del breakfast club che offre delizie tutti i giorni. Le lezioni durano relativamente poco, soltanto settanta minuti, ma di solito i professori finiscono una ventina di minuti prima per lasciare del tempo agli studenti per fare i compiti assegnati per il giorno seguente.
Una delle prime cose che ho notato è che le classi sono super tecnologiche: al posto delle LIM si usano le digital boards e si può perfino regolare l’intensità delle luci; se parliamo però delle lezioni vere e proprie, invece, i professori affrontano le materie troppo lentamente: quando si inizia un nuovo argomento lo si porta avanti per settimane e se gli studenti non consegnano i lavori in tempo o non svolgono i compiti assegnati, gli insegnanti non prendono alcun provvedimento, anzi, posticipano la data di consegna.
Un’altra grande differenza è che in Canada la scuola fornisce tutto il materiale necessario, dai libri di testo al temperamatite e, soprattutto, gli studenti vivono di fotocopie; nella classe di arte, per esempio, gli studenti non devono comprare niente perché si trova già tutto a disposizione in grandi cassetti e scaffali.
Durante una giornata scolastica si frequentano solo quattro classi e le lezioni finiscono alle 14:55 con pranzo incluso! Ebbene sì, dalle 11:50 alle 12:25 è il momento del lunch break: dopo solo poche ore di lezione, la scuola si sveglia d’improvviso e diventa un ammasso di persone che corrono in giro per i corridoi con il pranzo del giorno in mano, cercando di non urtare nessuno.
Proprio come ogni film americano sulla scuola che si rispetti, gli studenti, volendo, possono comprare il proprio pranzo alla caffetteria della scuola’ oppure decidere di “prendere in prestito” qualcosa dalla classe di cucina! Tuttavia, a differenza di High School Musical, nella mia scuola non esiste alcuna mensa con tavoli rotondi e con studenti che ballano e cantano; in ogni caso, si può decidere di mangiare
ovunque si voglia: dalla biblioteca alla classe di ceramica.
Un’altra particolarità della scuola canadese è il cosìddetto flex time, quaranta minuti che gli studenti hanno a disposizione tutti i giorni per portarsi avanti con lo studio o con i compiti. Dato che la sequenza delle lezioni e, di conseguenza le classi, ruotano tutti i giorni, il flex time non è mai con lo stesso professore, questo perché lo scopo principale sarebbe quello di avere l’opportunità di fare delle domande nel caso in cui non si fosse capito qualcosa in qualsiasi materia.
Lo spirito scolastico è sicuramente una delle cose che mi affascina di più della scuola canadese, uno spirito che si riversa soprattutto nelle proprie squadre di varie discipline sportive, che competono con quelle di altre scuole del medesimo distretto. Ogni istituto ha una propria mascotte e dei colori specifici: alla REMSS (la scuola che frequento qui a Langley) è l’aquila e i nostri colori sono il bianco ed il blu.
Alla fine della prima lezione c’è l’annuncio del giorno, durante il quale, oltre a parlarci del tempo meteorologico ed augurarci buona giornata, vengono elencate tutte le news.
Come non parlare poi delle settimane a tema che qui sono all’ordine del giorn: settimane in cui non solo gli studenti ma
anche i professori si divertono a vestirsi nelle maniere più stravaganti. Sicuramente uno dei temi da me preferiti è il pyjamas day, ma devo ammettere che anche il twin day ha un suo perché.
Ciò che ho ben compreso dopo tre mesi da studente canadese è che gli insegnanti danno la stessa importanza sia allo studio sia al tempo libero. Quest’ulitmo deve essere vissuto appieno, soprattutto nel periodo adolescenziale. Lo studio è sicuramente meno nozionistico rispetto a quello italiano e mentirei se non dicessi che la scuola canadese, rispetto a quella italiana, è più facile. Inoltre, gli studenti non imparano ad organizzare il proprio tempo in modo proficuo e danno poca importanza al rispetto delle scadenze; contestualmente sono però incentivati a non tralasciare la vita privata a discapito dello studio e l’organizzazione scolastica lascia loro molto tempo libero. Qualcosa che nei licei italiani è quasi un miraggio.
Rebecca Plozner