Bardo by … rain!

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Ilmeteo.it . Città: Torino. Località: Bardonecchia. La schiera di nuvoloni neri corredati da simpatiche goccioline di pioggia parla chiaro: precipitazioni piovose sull’amena località alpina, futuro teatro della IV edizione delle Convittiadi. Vogliamo sperare che il buon giorno non si veda dal mattino: se anche Domenica pioverà, non è detto che il tempo si mantenga tale durante tutta la settimana … Invece i nuvoloni la fanno da padroni anche sulle schermate di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì. Il mercoledì però – udite, udite – leggere schiarite verso le due di notte: i redattori dell’ UmberTimes dovranno dunque puntare la sveglia così presto per poter vedere le cime alpine prive del loro cappuccio di nubi? Il treno parte puntuale e arriviamo a Bardonecchia verso le undici e trenta: sotto la pioggia che li accoglie fuori dalla stazione, i vostri redattori marciano alla volta del villaggio olimpico con autentico spirito giornalistico per rendervi edotti sulle vittorie e sulle – speriamo poche – sconfitte degli atleti nostrani, anche a costo di sorbirsi una settimana di Bardonecchia by rain. Varchiamo i cancelli piuttosto infreddoliti e la hall riscaldata è quello che ci vuole: comodamente seduti sui divani riceviamo la notizia che non sarà necessario indossare la maglietta giallo canarino che abbiamo ricevuto a Torino: ce n’è una nuova, blu elettrico con la scritta “UMBERTIMES” gialla a caratteri cubitali sulla schiena e il logo del Convitto sul petto. Il dispiacere per questo contrordine non raggiunge nemmeno la soglia minima, neppure quando si scopre che di queste magliette esiste soltanto la taglia M. Anche se un po’ lunghe e un po’ larghe, sono molto meglio queste delle t-shirt alla Tweety. Il pranzo è buono, gli atleti – almeno quelli torinesi – decisamente ci guadagnano sotto la voce ‘vitto’. Poi la Bardo by rain di nuovo ci bagna mentre facciamo il giro dei siti di gara: il Palazzetto dello Sport, il Palazzo delle Feste, i campi da sand volley che ricordano molto una spiaggia dopo la mareggiata, il Campo Smith. Pausa caffè per gli stanchissimi redattori che – a dirla tutta – da stamattina non hanno fatto altro che camminare. Ma, volete scherzare? Camminare stanca. Intorno alle quattro e trenta però ricomincia la solita vita: tutti seduti attorno al tavolo, già ‘diversamente ordinato’, dell’Ufficio Stampa. Fuori, la Bardo by rain che ci accompagnerà per tutta la settimana resta impassibile ai lamenti di quattordici redattori che stanno lavorando per voi.

Chiara Murgia

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