Amare la diversità

Tempo di lettura: 2 min

 

Giovedì 10 marzo 2011. Ore 8:50. Nell’affollata aula studio si presenta a noi il signor Attilio Coniglio che, come ci dice nell’introduzione, si considera prima di tutto un clown e poi un educatore al sentimento e alla sessualità. Inizia la sua conferenza -se così si può chiamare, visto il carisma durante le due ore- partendo da una visione generale del sentimento: la diversità. Diversità che bisogna accettare, che c’è bisogno di conoscere, perché (come ha ripetuto lui diverse volte nel suo discorso) tutto visto da lontano, dall’esterno è “figo” -per usare suoi termini che ha usato per definire il “bello”. La più grande diversità, ha precisato all’inizio, è sempre stata quella tra uomo e donna; infatti in un’ India in cui il mondo era maschio e la donna era solo considerata oggetto la pubblicazione del Kamasutra fu uno shock per tutti. Ma chi sa che cosa dice quel libro e perché ci sono le posizioni? Be’ quello strano libro in cui in certi casi è tabù parlarne, dice -testuale- “io non sono capace a fare l’amore se penso solo alla mia soddisfazione. Fare l’amore è preoccuparsi della soddisfazione dell’altro/a.”; e come ci ha spiegato Coniglio quelle migliaia di posizioni servono ad accettare la fisicità del partner, perché Amare è proprio accettare la diversità dell’altro. Oltre la diversità, altro grande argomento, della conferenza è stato quello della relazione Spazio/Tempo. I greci chiamavano kronos il tempo oggettivo, ma, per la verità, il tempo è soggettivo, perché quando uno si diverte il tempo passa in un battibaleno, mentre quando ci annoiamo un minuto dura un’eternità! La relazione Spazio/Tempo è interessante perché Coniglio dice “vivete al massimo ciò che state facendo e non perdetevi neanche un secondo”. Altro concetto che ci ha dovuto spiegare prima di parlare, in breve, dell’Innamoramento è stata la relazione tra Realtà e Verità che non è sempre la stessa cosa. Considero Realtà ciò che vedo, e anche Verità. Qualche volta, però, vedo ciò che per me è Verità con i miei occhi, quindi la considero la mia Realtà; per risolvere questo “problema” bisogna astrarci e vedere dall’alto l’intero quadrato (metafora con cui ci ha fatto capire perché su una stessa questione, magari, il punto di vista è diverso) E con questi discorsi generali ci buttiamo a capofitto nell’Innamoramento in cui fa un paragone, secondo me, azzeccatissimo; è come un incidente, avviene per caso. Ma con questo discorso conclusivo, arrivano le 11.00 e quindi dopo un boato di applausi il signor Coniglio se ne va, e ascoltando i commenti bè, è piaciuto. Ma a me è piaciuto soprattutto perché non ha parlato di sesso e basta, come tutti -penso- si aspettavano, ma ha fatto una serie di ragionamenti a cui tutti dovrebbero pensare, almeno ogni tanto.

Serena Zanirato (2C)

55740cookie-checkAmare la diversità