Oggi, venerdì sei maggio, si sono disputate le finalissime di calcio a cinque che hanno visto in campo Roma – Parma categoria small e Roma – Cagliari categoria large. Per quanto riguarda la prima partita, Roma ha preso subito il sopravvento sulla squadra avversaria, sfondando più volte la rete con facilità, avendo trovato una difesa incerta e disordinata. Anche i romanisti sembrano avvertire la tensione della finale sulle spalle e, come se trascinassero davvero un peso, per qualche minuto hanno rallentato i ritmi lasciando più spazio al Parma, il quale, sfortunato, non ha avuto modo di trovare la rete. Da questo momento si è messa alla prova, a contrario, l’abilità del portiere della Roma,il quale ha mostrato un alto livello di reattività e decisione sui palloni da afferrare, respingere ed anticipare. Forse, ispirata dalle magie del numero uno, la Roma si è risvegliata ed esaudendo qualche azione ben costruita hanno aggiunto delle reti, aumentando il vantaggio sul Parma.
La squadra emiliana ha concluso il suo incontro senza riuscire ad esaudire reti, giocando tuttavia sino all’ultimo minuto, incitato dal numeroso tifo. La squadra si ritiene comunque molto soddisfatta e a fine partita entrambe le squadre si salutano rispettosamente, fiere entrambe d’aver portato a casa due medaglie importanti per la classifica dei convitti.
Per quanto riguarda Roma, invece, non può esserci che felicità e soddisfazione per aver raccolto i frutti di un duro lavoro durato anni. Gli atleti corrono per il campo, ridono ringraziano gli avversari facendo lo striscione davanti i tifosi che non frenano gli applausi e le grida di gioia.
Presto, però, la tensione torna e sul campo, almeno all’inizio dell’incontro successivo, cala il silenzio.
Ora tocca ai romani large conquistare l’oro contro i cagliaritani, i quali, grazie ad una regolare applicazione del regolamento federale, hanno passato il turno al posto del Lucera e sono arrivati sino alla finale. I commenti pre-partita vedono Roma favorita, ma di certo il tifo non manca da entrambe le fazioni. Il fischio di inizio dà il via a questa ultima gara: lo scontro, inaspettatamente si presenta molto equilibrato, e i dieci minuti trascorrono a reti inviolate. La Roma è poco presente, il Cagliari punta sui rilanci e non riesce a sfruttare questa prima situazione di confusione da parte della squadra che non ha ancora subito sconfitte. Una buona occasione che andava sfruttata al meglio, ma purtroppo sprecata. Roma, dopo un time-out, rientra in campo con ancora alcune incertezze e rigidità in attacco, ma finalmente sblocca il risultato di zero a zero e passa in vantaggio: da questo momento Roma farà altri goal senza subirne e guadagnerà il tanto agognato oro.
La partita procede senza tensioni e azioni dubbie, ma verso la fine del primo tempo il portiere del Cagliari subisce un brutto infortunio che lo condizionerà per tutto il resto della gara. Su una punizione dal limite, il portiere esce e lanciandosi sulla palla incassa un calcio e una potentissima pallonata: resterà a terra accasciato, verrà medicato e si rialzerà dopo alcuni minuti zoppicante, ma convinto di poter continuare a giocare. Accompagnato dagli applausi del pubblico riprende la posizione al centro dei due pali, ma ecco arrivare una pallonata che lo colpisce in pieno naso: dopo una serie di parate ed uscite sensazionali, il numero uno del Cagliari sembra essere duramente invitato da qualche entità superiore ad abbandonare il campo dopo il secondo infortunio. Questa volta il portiere resterà a terra per qualche minuto in più col naso sanguinante, ma vuole ancora continuare dati i pochi minuti mancanti. I giocatori della Roma si scusano e continuano a giocare, mettono a segno un altro goal e finiscono la partita festeggiando con i professori. Il portiere cagliaritano verrà accompagnato in ambulanza seguito dai saluti personali dei giocatori romani e gli applausi del pubblico, a differenza dei giocatori del Lucera che, in collera per essere stati squalificati dal torneo per via del ricorso del Cagliari, ha passato tutta la partita a insultare i giocatori e coinvolgere il pubblico in cori offensivi. Anche da ciò si può dedurre la mentalità dei ragazzi di Lucera, e dunque la giusta decisione dei giudici che li hanno squalificati.
Una giornata tutta romana,dunque, che vede gli atleti che meritatamente vanno a farsi la doccia soddisfatti dei loro ottimi risultati. I docenti che si sono occupati di queste due sensazionali squadre vincitrici non fanno altro che ripetere che dopo ben quattro anni di duro lavoro sono riusciti a raggiungere ciò che speravano e si aspettavano di ottenere. Quanto ai ragazzi, ovviamente è troppo chiedere un attimo di serietà, e sarebbe anche ingiusto privarli del loro momento di gloria che meritatamente si sono guadagnati…Insomma, una Roma perfetta ( se non fosse per un tifo troppo accanito, sporcato anche dalle brutte intenzioni dei giocatori pugliesi) che riceverà gli ultimi elogi domani mattina, durante la premiazione finale.
Luigi Botta