Com’è umano, lei!

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Ovunque ormai quel rumorio s’intende
che il suon di squilla trepidando svela,
qualcuno ansando a varcar l’uscio prende
e un bianco stelo dalla man trapela.

Un sepolcrale olezzo l’aria offende,
men grave è quando è fessa una candela,
ma a quella bruma il fiato umor non rende
e, come può, si scherma e si rivela.

Altro a questi occhi increduli non pare
che grato sia a costoro il dipartire
ed anche me ne voglion persuadere,

ma io, a tanto magnanimo sapere,
un bell’inchino fo, per poi fuggire
e lieto e ignaro corro ad esultare.

Giovanni Trovato (4B)

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