O Vergine, ricorda:
Alla prece non esser sorda
Di quanti tra mortali figli,
In Giovanni raccolti,
A te ricorron nei peggior perigli,
Perché memoria serba
Giammai che fûro stolti
Chiedendo il tuo aiuto.
Io pure con fede ancor acerba,
Se alla tua la si compara,
Seguo il divin consiglio
E t’imploro: prega per me tuo Figlio!
Valerio Pace (5D)