In questo primo articolo non voglio parlare di quanto sia fantastica la vita qui o cose simili, voglio parlare della cosa che mi ha colpito più di tutte: la differenza di mentalità!
Nei primi giorni di scuola ho conosciuto due ragazze che mi hanno fatto decisamente riflettere. La prima mi ha chiesto se bisogna sapere bene lo spagnolo per andare in Italia; quando le ho risposto che in Italia si parla l’italiano era scioccata e si domandava se scrivessimo usando geroglifici o il suo stesso l’alfabeto.
La seconda invece mi ha chiesto da dove venissi, io le ho risposto “Italy” per tre o quattro volte e lei continuava a non capire. Alla fine le ho spiegato che esiste uno stato chiamato Italia; lei era così sorpresa da questa “rivelazione”che mi ha chiesto più volte se ero sicuro di quello che dicevo.
Tutto ciò mi ha incuriosito parecchio ed allora ho iniziato a parlare con le persone, a fare delle “piccole ricerche sul campo”. Ho trovato un articolo interessantissimo scritto dal dj di un famoso gruppo musicale, i “Black Eyed Peas”, in cui l’artista racconta che ha visitato tutti gli Stati Uniti e gran parte dell’ Europa e che ha scoperto mentalità totalmente diverse. Gli americani vedono il proprio continente come un’isola indipendente a cui non manca nulla e pochissimi hanno interesse per il resto del mondo: specialmente negli Stati Uniti conoscono l’esistenza del Messico solo perché è confinante, e come dice l’autore dell’articolo: “a Los Angeles puoi anche impiegarci un’ora di macchina per andare a scuola, mentre se guidi per un’ora in Italia puoi ritrovarti in Svizzera o in Francia”.
L’articolo si concentra poi come gli Stati Uniti siano “chiusi”, rispetto all’ Europa dove comunque tutti studiano altre lingue e sono abituati al contatto con altre culture.
Will.i.am’s,questo è il nome del dj, dice che il suo primo viaggio in Europa gli ha fatto capire quanto sia giovane l’America. Se gli stati fossero persone, osserva, l’Inghilterra e la Francia sarebbero due anziani, l’Italia sarebbe morta e l’America sarebbe un ragazzo di 20 anni.
Per concludere l’articolo, l’autore dice che c’è un mondo oltre l’America ma che gran parte degli americani conosce solo l’esistenza del proprio continente. Paragona questa realtà all’odore delle case: quando sei nella tua casa non senti che odore abbia, mentre i tuoi amici dicono: “sono stato a casa di Will e odorava di pesce”, poi finalmente scopri che c’è qualcosa oltre alla tua casa, allora esci e senti un’infinità di altri odori e tornando a casa tua ti accorgi dell’odore che ha, perché hai scoperto che esistono altri odori e non solo il tuo “odore di pesce”.
Nel mio piccolo sto cercando di aiutare i miei nuovi amici ad aprire le loro porte di casa per scoprire nuovi odori, ma non sempre è così facile perché molti si trovano bene annusando pesce tutto il giorno e non trovano un valido motivo per aprire per lo meno le finestre della loro casa.
So che questo non è il tipico articolo che descrive l’America, ma credo che avrò tempo a sufficienza per recuperare, questo è ciò che per ora mi ha colpito di più di questo magnifico continente.
Ludovico Del Carretto (4F)