Ti sei mai sentito escluso dal gruppo? Ti sei mai sentito come un pesce fuor d’acqua, come se non c’entrassi nulla? Ti sei mai sentito incompreso, solo, frustrato, in disparte o a disagio? Hai mai subito episodi di bullismo? Hai mai voluto morire o nasconderti sotto terra dalla vergogna? Ti è mai capitato di non trovare le parole, quelle che a volte non riesci proprio a tirare fuori al momento giusto? Ti sei mai immaginato diverso, come vorresti che la gente ti vedesse, per essere apprezzato per quello che sei? Ti è mai successo di non sentirti a tuo agio in nessun posto, in nessun luogo nemmeno a casa tua o con i tuoi amici? Hai mai voluto cambiare il tuo aspetto fisico, per essere più magro, più bello in modo da avere più “mi piace” su Facebook? Hai mai creduto che la gente parlasse male di te?
Ti è mai venuta voglia di piangere, pur non avendo abbastanza lacrime da versare?
Hai mai pensato che tutto questo sia colpa tua? Che tutto quello che ti succede è scaturito dai tuoi sbagli? Hai mai cercato di far capire come vedi le cose senza nonostante i tuoi sforzi gli altri fossero in grado di capire? Le persone lo percepiscono il tuo dolore? Li vedono i tuoi sentimenti, trasparenti così come li vedi tu? Ti è mai capitato di non conoscere te stesso, di non sapere chi sei? Ti sei mai chiesto se ti vuoi bene? Ti è mai venuta voglia di distruggere tutto quello che hai intorno? Di uccidere quello che hai dentro?
Lo percepisci il mio dolore, la mia frustrazione, il mio sdegno nei confronti di questa società in cui viviamo? Società alimentata anche da noi. Dai nostri commenti, pettegolezzi, dal nostro essere infantili. Facciamo finta di essere grandi. Lo siamo per davvero? Perché nessuno si decide a cambiare qualcosa. Non è cambiare il mondo, o quanto siamo sfigati. Ma cambiare il modo in cui vediamo le cose.
Ci guardiamo mai allo specchio prima di giudicare gli altri? E se ci sentiamo a nostra volta giudicati perché lo facciamo anche noi?
Non si potrebbe essere tutti quanti amici? Ma non per finta. Dico per davvero. Come se fossimo tutti fratelli anche se non ci conosciamo. Anche se siamo più piccoli, grassi, brutti secchioni, bugiardi o vanitosi. In base a cosa scegliamo la nostra vita? E la scegliamo noi? E i nostri amici? Siamo davvero amici o facciamo solo finta?
Amarsi tutti quanti e basta. Volersi bene, come si vuole bene ai propri genitori.
Per non sentire più quella stretta al cuore quando si è maledettamente soli.
Conoscendo gli altri si ha modo di conoscere se stessi. Di essere aperti al dialogo. Di rispettare le persone e le cose intorno a noi. Di imparare qualcosa dalla vita. Per non poter dire di aver girato a vuoto, per non poter nemmeno immaginare di non essere amati. Perdonare il proprio peggior nemico e sorridere a tutti quelli che ti hanno riso in faccia o ti hanno calpestato. Per poter dire “io sono migliore di così” e sentirselo dentro per davvero.
Se anche tu la pensi come me allora pensaci. Lo sai quanto è bello perdonare? Ti fa stare bene vedere le persone a cui tieni felici anche se quella felicità è stata tolta a te?
Cerco me stessa nelle cose belle e non in quelle brutte. E se cado mi rialzo. Anche cadendo mille volte, mi rialzerò sempre.
Vedo la vita, vorrei che anche tu potessi vederla sul serio.
Carolina Sprovieri (3B)