Avatar: il futuro dei film

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Avatar, scritto e diretto da James Cameron, celebre regista del colossal Titanic e di altri successi cui Terminator 1 e 2 ed Aliens, sta per divenire uno dei più grandi successi cinematografici nel mondo ed è candidato a ricevere molti Oscar. Il budget plurimilionario utilizzato per questo film, si direbbe che è stato impiegato assai bene, in quanto ha scalato le classifiche cinematografiche così velocemente e con tanti guadagni che nemmeno lo stesso Cameron si sarebbe aspettato una tale riscossa. Il film, oltre ad essere in 3D, è stato girato con un metodo del tutto innovativo, il “Performance Capture”, con il quale si è riuscito a riprendere le espressioni ed i movimenti degli attori, per poi applicarle al personaggio virtuale.

La storia futuristica è ambientata nel 2154 e racconta di un ex-Marine di nome Jake Sully che, perdendo l’uso degli arti inferiori, decide di intraprendere un viaggio verso un nuovo pianeta scoperto da poco, chiamato Pandora. Il capo della spedizione vuole impadronirsi di un costosissimo minerale esistente solo su quel pianeta, mentre la dirigente del corpo scienziati, Grace Augustine, è intenzionata a studiare la fauna e la flora locale ed anche il comportamento e gli usi di una popolazione indigena locale, i Na’vi, interagendo con loro. Per fare questo ha inventato una macchina che permette lei ed i suoi colleghi di trasferire la propria anima dal proprio corpo ad un corpo con le sembianze di un indigeno locale, creato utilizzando i geni degli scienziati selezionati, chiamato Avatar. Voi vi starete chiedendo: cosa ha a che fare Jake Sully con tutto ciò? L’uomo in questione non è nientedimeno che il fratello gemello di uno scienziato dello staff di Grace, che morendo ha lasciato il suo Avatar intatto. Jake, possedendo lo stesso genoma del gemello, può utilizzare la creatura al suo posto e si trasferisce nell’Avatar; per un caso fortuito fa conoscenza di una giovane Na’vi, Neytiri che lo introduce nella sua tribù, dove viene accettato dal capo. Così inizia ad infiltrarsi fra i Na’vi e inizia la sua progressiva trasformazione in uno di loro, soprattutto grazie al suo crescente amore per la natura che lo circonda. Il film è un fantascientifico di azione e di avventura, ma c’è anche un’unione di sentimentalismo al genere: infatti ci sarà l’innamoramento da parte di Jake verso Neytiri, che all’inizio non era nei piani del regista.

Insomma, Avatar, per questa serie di elementi, è un boom a livello mondiale e d’ora in poi tutti i registi utilizzeranno le tecniche di Cameron, che ha superato sé stesso, come fece con Titanic, cambiando così il futuro dei film.

 Fabio Tesauro (2B)

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