Bagliori nella notte

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ColtelloDover.
Il bianco delle scogliere e il pallore spettrale della luna si mescolano alla scura tavola dell’oceano. Quiete solo minimamente turbata dalla presenza di una barca, ancorata ad un centinaio di metri dalla riva, luci spente ed un silenzio quasi innaturale.
Rumore di passi attutiti dalla moquette color vinaccia, che alla luce livida della luna piena sembrava quasi nera, nera come i vestiti dell’uomo che la percorreva con passo circospetto ed orecchio attento ad ogni minimo rumore. Giunto alla fine del corridoio, fissa lo sguardo sulla porta alla sua destra :
“Dev’essere questa” pensa. Fa scorrere la mano guantata di nero sul pannello della porta, un tocco lieve sino a trovare la scanalatura che funge da maniglia. Muove di un centimetro la porta scorrevole, non stride, ottimo. Si introduce guardingo nella stanza, getta un’occhiata in giro e aggrotta le sopracciglia: “Mi avevano detto due, ma qui a me sembra di vederne uno”. Infatti il letto a due piazze è occupato solo per metà da un uomo sdraiato con le braccia aperte, a torso nudo e con un’espressione beata stampata sul volto. Un rumore di acqua che corre, proveniente qualche porta più indietro, lo distrae dalle sue congetture. “Ecco dov’è l’altro” pensa mentre infila una mano all’interno della giacca, nera anch’essa, e stringe le dita sul manico del coltello infilato nella fodera cucita all’interno. Estratta l’arma osserva il petto dell’uomo,completamente esposto: “È quasi come se si fosse disegnato un bersaglio sul petto” si dice con freddezza mente leva la lama e cerca il punto esatto per colpire, in modo da uccidere al primo colpo. La lama ammicca ai bagliori argentei della luna che occhieggia da un rado strato di nuvole e che donano alla scena l’impressione di una statua epica, fermando il tutto per un momento, drammatico con una parvenza di romanticismo “Sarebbe molto toccante, se non fosse per me” pensa l’uomo nerovestito, mentre cala la lama nel petto dell’uomo, all’altezza del cuore.
Un dolore all’altezza del cuore sveglia l’uomo, che intanto prende coscienza del bacio freddo della lama che gli sta rubando la vita, facendogliela colare via dai bordi dalla ferita mentre il coltello scivola via con lentezza esasperante, e spalanca gli occhi, trovandosi davanti un volto affilato, con capelli e occhi corvini, che pian piano va svanendo, oscurato dall’abbraccio morbido della Morte.

Davide Costa (2H)

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