Si, lo so; il titolo fa un po’ paura, ma ormai si sa! J.K. Rowling, Stephenie Meyer, Licia Troisi, … I sopra citati, ammettiamolo, sono scrittori da niente! Cosa hanno fatto se non un paio di libri fantasy a puro scopo commerciale? Non sarà forse meglio una bella “Metamorfosi”, con le sue cento pagine, cariche di significati e riflessioni sulla stupefacente ed enigmatica società del 900? Ci si dovrebbe vergognare a portare a scuola una copia di “Twilight”o di “Tre metri sopra il cielo”;e lo so che molti di voi, quando si sentono folgorati da sguardi di sufficienza, arrossendo provano a giustificarsi con un debole:<<Io non c’entro…mi ha seguito fino in biblioteca!>>. Ammettetelo, ditelo davanti a tutti! Volevate fare una lettura leggera! Ah, beccati! E allora preparatevi a subire umiliazioni di tutti i generi! Dall’amico che fa finta di non conoscervi, agli sguardi schifati del professore di italiano che passa di lì per caso, e di solito sempre quando state cercando un buco per leggere il volume indisturbati.
Ovviamente poco conta che gli sguardi di disapprovazione vengano da persone che questi libracci probabilmente non li hanno neanche mai aperti, o che “i gusti son gusti”, o magari che avete letto Primo Levi sotto imposizione dell’insegnante di Italiano fino a cinque minuti prima e siete talmente angosciati da rischiare di seguire il suo esempio (e non mi riferisco al metodo di scrittura…); voi state leggendo libri indegni di esistere e come tali sarete marchiati come persone che non sanno apprezzare la vera letteratura, che non capiscono la poesia e le raffinatezze di un Virgilio o di un Pascoli.
Non passerà mai a nessuno per la mente che forse, dopo due ore e mezza di letture classiche obbligatorie di Pavese, o dopo aver letto tre pagine sull’ingestione di una madeleine , avete voglia di un po’ di quei racconti che fanno sorridere, semplici ed accattivanti. Senza nulla togliere alle analisi illuminanti e profondamente incisive di Proust, o ai racconti di Pavese che ci aiutano a scoprire una Torino in tempo di guerra molto diversa dalla nostra, se i libri come “le cronache del mondo emerso” vendono un milioni di copie in tutto il mondo, una ragione ci sarà! Io dubito che chiunque si immerga in un eventuale “Harry Potter”, speri di trovare al suo interno una riflessione che lo aiuti a crescere oppure una lettura critica della società contemporanea; vuole solo passare qualche ora con i suoi eroi, leggendo quelle storie che lo fanno ancora sognare ad occhi aperti come quando era bambino.
Non si preoccupino i professori: sulle loro amate antologie non appariranno mai Geronimo Stilton e Licia Troisi ad occupare il posto di Poe e Kipling (anche se probabilmente alcuni alunni apprezzerebbero lo scambio), quindi anche se vi capiterà sotto tiro qualche alunno con un volume proibito in mano, magari chiudete un occhio e pensate che almeno lui non vi costringe a leggere ciò che non vi ispira…vero?
Eugenia Beccalli, Luna Ursino (2F)