La fine dell’anno è come la luce in fondo a un tunnel: sembra non finire mai. Eppure, quando arriva, è come se si fosse trattato di una galleria lunga meno di 100 metri. Certo, senza dubbio la strada era in salita e arrivare fin qui non è stato facile: una maturità riformata sfiorata per un pelo, prove invalsi, prove comuni e chi più ne ha più ne metta. Tra poco i più grandi spiccheranno il volo, ma la maggior parte rimarrà, e dovrà ripercorrere lo stesso tratto, fatica compresa. Ci deve sempre essere, però, qualcosa che dia una spinta. Ci deve essere qualcosa che non siano i voti o le verifiche ad impegnare i vostri pensieri e le vostre forze, per non essere solo studenti, ma persone, cittadini.
Iscriversi all’Umberto I presuppone dover impegnare circa il 90% della propria vita a “fare gli studenti”, e per questo è importante che lo studente sia un individuo a 360 gradi, che abbia la possibilità di informarsi, di mettere mano alle iniziative della scuola, di rivelarsi creativo, intraprendente, indipendente.
Una delle cose migliori di quest’anno è stata lavorare insieme per far sì che il Convitto non diventasse l’unica nostra realtà. Abbiamo tappezzato fin da ottobre la scuola di volantini, locandine e inviti a prendere parte alle attività. È stato un anno pieno di sorprese, di iniziative e di sudore, e ci piace pensare che possa esserlo anche il prossimo, nei limiti delle capacità degli esseri umani.
Al centro di tutto siete stati voi e la vostra partecipazione, il passaparola, l’entusiasmo. Ed è questo che non deve mancare mai, è questo che non deve sparire il prossimo anno. Dipende da voi. Quindi non basate la vostra permanenza a scuola unicamente sulle valutazioni, sui crediti, sugli appunti. Cercate di guardarvi sempre intorno, di non restare indietro, di conoscere il mondo. Date una mano a chi ne ha bisogno, informatevi sulle questioni che vi riguardano, fate conoscere agli altri cosa succede fuori. Cercate di ascoltare le esigenze dei vostri compagni, di essere sempre pronti a cambiare idea per migliorarvi e per migliorare ciò che vi circonda. Imparate dalle critiche, mettetevi in gioco. C’è grande soddisfazione in ognuno di questi gesti, nonostante il lavoro necessario per compierli. E fanno crescere, fanno ampliare gli orizzonti, fanno sorridere.
Come hanno fatto con noi.
I vostri Rappresentanti d’Istituto
#ListButNotLeast