Ancora una volta sabato 8 giugno i corridoi del Convitto si sono popolati di gruppi di studenti con volti velati dall’ansia che, ripetendo freneticamente le parole di qualche cantante inglese per entrare nell’ottica di scrivere, parlare, ascoltare in una lingua diversa, seguono la loro guida fino all’aula d’esame: dallo Starters, per i più piccoli, fino al CAE, per i più esperti, passando per KET, PET ed FCE, l’Umberto I è ormai da anni sede di preparazione e d’esame per gli esami Cambridge English. Dal 1933, anno di apertura del primo centro d’esame a Sanremo, i centri in Italia sono aumentati a 160, affiancati da più di 3000 istituti di preparazione. Solo cinque fra questi hanno però avuto l’onore di essere premiati in occasione dei “Cambridge English Italian Preparation Centre Awards 2013”, riconoscimenti istituiti quest’anno per il centenario dalla nascita degli esami, che hanno visto aprirsi la loro prima sessione nel lontano 1913. “Miglior utente dei Materiali di Preparazione Cambridge English” è il titolo orgogliosamente conquistato dal nostro istituto. La vice Preside, Prof.ssa Ermelinda Soglia, in vece del Rettore, la Prof.ssa Marina Grasso, in rappresentanza dei docenti del liceo, e la maestra Daniela Vitale, fra i docenti della scuola elemenare, hanno viaggiato fino a Cambridge in delegazione per ritirare il riconoscimento che è stato loro consegnato dal Direttore Generale del Cambridge English Language Assessment, Dr. Michael Milanovic, durante una cerimonia ufficiale di premiazione nella sede storica del Christ’s College a Cambridge. Ormai da diversi anni la nostra scuola offre agli studenti la possibilità di sostenere questi esami preparandosi durante l’anno con gli insegnanti di lingua. “I risultati della scuola sono sempre stati eccellenti”, ha affermato il direttore del Cambridge English Centre di Torino, Roberto Danile, “ha degli ottimi insegnanti di lingua inglese ed è all’avanguardia nell’insegnamento di altre materie in lingua.” Un metodo che ha dato i suoi frutti, non solo stimolando l’interesse degli studenti ad imparare la lingua, ma anche aprendo loro la possibilità e la curiosità, una volta terminato il liceo, di fare esperienze di studio all’estero: un ulteriore testimonianza che al Convitto si respira un’aria europea.
La Redazione