Sono passati due mesi da quando ho messo piede in Canada e l’effetto della “vacanza” in questo paese meraviglioso sembra essere finito. Posso dire che sto iniziando a sentirmi davvero a casa anche grazie alle nuove amicizie che sto facendo, fondamentali in un percorso del genere. Ogni giorno esplorare la città e immergermi nella natura sconfinata mi continua a offrire nuove e fantastiche sorprese. L’autunno canadese è spettacolare, con i colori delle foglie che vanno dal giallo al rosso acceso, trasformando i paesaggi in veri e propri dipinti viventi in cui ogni angolo sembra essere uscito da una cartolina. Ora che le temperature iniziano a calare, la prospettiva dell’inverno canadese si fa sentire. I locali mi raccontano storie di nevicate imponenti e temperature che possono scendere sotto i -20°C e non nego una certa preoccupazione, anche se una parte di me che non vede l’ora di vivere questa esperienza.
Durante questo mese ho avuto modo di festeggiare l’”Halloween americano” in prima persona.
Si tratta di un evento tradizionale che coinvolge tutta la comunità. Le decorazioni sono state il primo elemento che mi ha colpito: fin dai primi di ottobre le case e i giardini si sono riempiti di zucche intagliate, ragnatele finte e scheletri. C’è anche una vera gara tra vicini per chi allestisce la casa più “terrificante” e ogni quartiere ha la sua personalità.
La sera del 31 ottobre bambini e ragazzi sfilano per le strade travestiti e la tradizione del “dolcetto o scherzetto” è molto sentita; ogni famiglia, infatti, prepara ciotole di caramelle e dolci ed è incredibile vedere la quantità di dolciumi che si riescono a raccogliere in una sola notte!
A differenza di quello che avviene in altre parti del mondo, qui Halloween sembra una festa per tutte le età e vengono organizzate molte attività anche per gli adulti, come feste a tema nei locali o nei parchi, alle quali hanno partecipato anche i miei genitori ospitanti.
Ho anche vissuto il Giorno del Ringraziamento, che però la mia famiglia ospitante ha deciso di non festeggiare, credendola una tradizione superata. Molti canadesi, però, organizzano grandi pranzi in casa e si prendono qualche giorno di riposo per poter godere appieno della compagnia dei propri cari.
Ad ogni modo, dopo due mesi di permanenza mi sono accorta di quanto la qualità della vita in Canada sia alta e si nota nei piccoli dettagli quotidiani. Le persone sono incredibilmente gentili e rispettose e c’è un senso di civiltà immenso, dal traffico ordinato alle lunghe file nei supermercati dove nessuno si lamenta. La vita qui sembra scorrere in modo più tranquillo rispetto all’Italia e trovarmi in questa atmosfera mi ha insegnato a rallentare e godermi ogni momento. Non nego che la mia vita italiana continui a mancarmi molto ma la difficoltà della lingua comincia a diminuire e sto iniziando ad ambientarmi in questa nuova realtà.
Anita Granato