La femminilità è una bestia strana. Si nasconde in ogni donna e si svela nelle maniere più differenti. Una fra queste? Il look.
Lo chiamavano belletto una volta, quando ancora si parlava di donne dai volti “pittati”: il trucco ha sempre riscosso un enorme successo nell’universo femminile, per le sue innegabili capacità di “copertura” ed esaltazione.
Dall’Antico Egitto sino alla Francia del 1700, l’uso di strumenti quali il carbone per gli occhi, la cipria o il più attuale mascara hanno fatto la storia del rapporto madre-figlia.
Si tratta di una tradizione il cui significato sociale rimane tuttavia dubbio: perché le donne sentono la necessità di apparire diverse rispetto a ciò che vedono la mattina allo specchio? È dunque così terrificante quella stropicciata visione di loro stesse?
Come avviene nel mondo animale, tutto sembra essere imputabile alla ricerca d’un partner. La bellezza attira: il fatto è ben noto a tutti. Sembra invece essere stata dimenticata la natura chimica della cosiddetta “attrazione fisica”.
L’uomo e la donna emettono continuamente feromoni. Che schifo! No, in realtà non si tratta di un vero e proprio odore, poiché vengono recepiti e analizzati a livello inconscio. Se si verifica un riscontro tra la femmina ed il maschio che li emettono, comincia la danza dell’amore, il corteggiamento.
“C’è chimica tra noi” è un’affermazione d’uso comune che non potrebbe essere più veritiera. Perché allora impiegare tempo e denaro per modificare un aspetto tutto sommato irrilevante?
Sfortunatamente, non sembra che rimanere una risposta: il gentil sesso ha bisogno di sentirsi bello per essere felice. Uno sguardo per strada, un fischio, un commento potrebbero essere ciò che trasforma una brutta giornata in un motivo per cui sorridere. Ci sarebbe quasi da crederlo possibile, se le donne non avessero ampiamente dimostrato, nel corso della storia, d’avere una forza interiore pari (e magari superiore, in certi momenti) a quella dei loro virili compagni.
Che si tratti allora d’un retaggio del passato al quale, pian piano, tutte cominceranno a rinunciare? O piuttosto di un desiderio di teatralità paragonabile alla forte emozione che si prova in seguito ad un’entrata in scena ad effetto? Effettivamente (le ragazze sapranno di cosa parlo) un bel numero di teste voltate a fissarti a far nascere il sorriso sulle labbra…
Anche in questo caso, tuttavia, non si tratterebbe che d’un attimo e non servirebbe a spiegare quella routine quotidiana che spesso investe una vita intera.
Non è semplice trovare la risposta ad un quesito che si rivolge all’intero mondo femminile. Il trucco potrebbe non essere altro che l’ennesima dimostrazione d’un fatto innegabile: la mente delle donne è creativa, complicata e, evidentemente, ancora incomprensibile per certi suoi aspetti.
Eleonora Rossi (5B)