Chiusura in bellezza sul palco delle Feste: Napoli e Roma

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L’ultima serata di spettacoli prima della chiusura ufficiale ha visto i temi più disparati, dalla commedia alla tragedia, morti che parlano e soldati intraprendenti. Risate tante, soprattutto grazie al Convitto Vittorio Emanuele II di Roma che, come l’hanno scorso, ha portato in scena uno spettacolo originale e ilare. Protagoniste tre vecchiette, con gli acciacchi dell’età che decidono di richiamare dall’aldilà il defunto Piero per farsi dire dove ha nascosto i soldi vinti al Totocalcio. Ma per una serie di equivoci arriva il Piero sbagliato, e farlo tornare indietro risulta quantomeno macchinoso. Bravissime, davvero bravissime le tre protagoniste che oltre a recitare in maniera decisamente convincente hanno improvvisato con scioltezza battute extra che hanno conquistato il pubblico.

Ultimo della serata è stato lo spettacolo di Napoli, che ha affrontato la storia di un giovane napoletano che lascia la sua città e la fidanzata nella speranza di fare qualche soldo nell’esercito di Garibaldi. Bella la morale, mai abbastanza ripetuta: l’Italia Unità è stata fatta con enormi sacrifici, fosse anche solo per questo va onorata. E dopotutto, anche senza doversi per forza aggrappare a ricordi del passato, l’Italia di oggi è la nostra Italia, bella fino in fondo.

Eugenia Beccalli

 

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