Apre la porta ed esce. Piove oggi. Non le importa, ha bisogno di camminare e sfogarsi. Interiormente, come fa sempre. Pensa agli ultimi mesi e come sempre arriva a pensare a lui. Pensa a ciò che ha provato in questo periodo. Parte dall’inizio …
È lì, lo vede. Il cuore inizia a batterle forte, il respiro si blocca. “Vai, parlagli, salutalo, digli qualcosa”. Apre la bocca, ma non esce nessun suono. Lui si avvicina. La faccia di lei si fa rossa, sempre di più. Ora lui è giunto ad un passo da lei, i due si scambiano sguardi , ma nient’altro, come degli sconosciuti, le passa vicino, la sua mano le siora il braccio. Un brivido, in lei, poi nulla. Tutto ciò accade dentro di lei, nessuno si accorge di nulla, nemmeno lui …
Ogni giorno lei si sveglia la mattina dicendo a se stessa che oggi gli parlerà, ma mai riesce a farlo, nemmeno una volta. I giorni si susseguono e lei la mattina inizia a dirsi una cosa diversa “lascia che le cose vadano come devono andare, tanto non puoi nulla contro il destino”
Bizzarro come cambino rapidamente i suoi pensieri e le sue speranze e alquanto strani sono anche i casi della vita. All’inizio sperava con tutta se stessa di vederlo e di incontrarlo, ora invece spera solo di non incrociarlo. Quando inizialmente voleva vederlo non ci riusciva mai e sclerava … ora che non lo vuole, lo vede ovunque e sclera! Un tempo avrebbe dato l’anima pur di vedere il suo viso, ora quasi lo odia. È assurdo: lei lo odia per il troppo amore che prova per lui! Possibile? Impossibile? Non sa spiegarselo, ma le cose stanno così.
Ora è sola per strada. Si ferma. Piove ancora, è buio, si è persa. Ha continuato a camminare immersa nei suoi pensieri e ora non sa di preciso dove si trova, ma non è turbata. Si immerge di nuovo nel mare dei suoi pensieri, nuota, respira un po’ d’aria di realtà e poi si immerge nuovamente. Si ritrova di nuovo a camminare. Verso cosa? Non lo sa, una speranza forse. Continua a camminare non turbata dall’ignoto. Ciò che più la preoccupa ora è ciò che conosce.
Domiziana Aimar (2B)