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VenezuelaBarinas, 27-10-2013

Non so voi, ma la prima cosa che mi viene mente se penso ad un paese sud americano non è il pericolo, la povertà, l’arretratezza economica bensì l’animo, la voglia di vivere, il paesaggio, le feste, la felicità e la lotta per ottenere quei diritti che ancora non sono stati concessi.
Se vi dico che mi trovo in Venezuela probabilmente vi chiederete cosa mi ha spinto a scegliere uno stato così poco conosciuto, molto diverso dall’Italia; la risposta è davvero semplice: il Venezuela è un posto dove le piccole cose si trasformano nelle cose più importanti e la voglia di vivere e di andare avanti crea una comunità dove le persone si aiutano a vicenda e sul viso non manca mai un sorriso.
Quando arrivi in un paese straniero sei consapevole del fatto che sicuramente sarai la novità del momento, che tutti vorranno conoscerti e farti mille domande, ma, al solito, non è come ci si aspetta.
Ovviamente questo è capitato anche a me, ho dovuto spiegare cosa avessi in mente quando ho scelto di partire per il Venezuela. A volte era noioso ripetere le stesse frasi ma mi sono resa conto di quanto sia importante far capire alla gente cosa sto facendo, perché ritengo sia una delle esperienze più belle che si possano vivere.
Fa sempre piacere quando le persone s’interessano e si preoccupano che tutto vada bene e questa è una semplice descrizione di un normale Venezuelano, che ti fa capire quanto sia importante la tolleranza e il rispetto.
Il Venezuelano mai e poi mai ti lascerebbe andare da solo, senza aiutarti, cercando di convincerti quanto sia bello il Venezuela nonostante tutti i problemi che ci sono.
Faccio ancora fatica, dopo circa due mesi, a trovare più aspetti positivi che : ciò che manca loro è ancora molto e per una persona che vive in “un altro mondo” è difficile da accettare. Nonostante tutto, il Venezuelano ama il suo paese ed è grazie a tutte le persone che sto conoscendo che inizio ad apprezzare il posto in cui sono, ogni singolo gesto, regalo e parola perché la vita è una sola e a volte non ci rendiamo conto che sono tante le persone alle quali dobbiamo qualcosa, e sembra troppo difficile dire semplicemente grazie! Vi assicuro, invece, che è davvero semplice e fa sempre piacere alle persone veder riconosciuti gli sforzi fatti per il prossimo.

Mi sto rendendo conto che spesso non sfruttiamo tutto il tempo possibile per conoscere, imparare, divertirci, condividere e a volte anche di riposare perché ci preoccupiamo per cose inutili; forse ci basterebbe un sorriso in più e un po’ più di senso di comunità per vivere serenamente.
Questo è quello che ho imparato maggiormente fino ad ora vivendo in una cultura diversa, dove tutti vanno avanti senza pensare troppo a giudicare gli altri, ma vivendo per godersi la vita il più possibile nella sua precarietà!

Irene Peiretti (4C)

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