Cominciamo dalla cronaca più recente: come è andata la finale?
La finale è andata male però sono contentissimo di aver raggiunto questo traguardo perché nel passato nessuna squadra del convitto Galluppi di Catanzaro era riuscita a passare un girone e a vincere una partita; perciò noi ci riteniamo una squadra forte, che ha raggiunto un obiettivo importante.
E’ stata una vittoria di squadra o c’è stato qualche singolo che ha brillato più degli altri?
E’ stata una vittoria di gruppo, abbiamo tutti giocato benissimo, abbiamo dato il cuore ed eravamo decisi a vincere.
Quelli che vi hanno battuto in finale meritavano di vincere?
Sinceramente meritavano la vittoria, anche perché hanno condotto un gioco molto veloce.
Per i prossimi anni quali sono le aspettative e le intenzioni?
Sicuramente ci alleneremo molto più di quest’anno, tenteremo di arrivare in finale e di vincere questa coppa perché c teniamo tantissimo.
Per te cosa significa essere capitano?
Il capitano deve essere un buon giocatore, ma soprattutto deve essere in grado di guidare la squadra alla vittoria; deve parlare con i giocatori, tirarli su di morale nel caso, per esempio, sbaglino un rigore. Bisogna sempre essere aggressivi.
E il capitano deve essere anche un esempio a scuola?
In un certo senso sì; a scuola il capitano deve essere quello che studia di più per dare un buon esempio anche agli altri.
E tu riesci quindi ad essere un buon capitano?
Eh, a scuola non tanto, ma a calcio sì!
La scuola la mettiamo nei buoni propositi per la prossima stagione?
Sì, certamente!
Eugenia Beccalli