Concluso il primo anno del progetto Comenius “The Europro(o)f Guidebook”

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Aula meeting, domenica mattina. Un tavolo coperto da una tovaglia bianca; eleganti porta documenti in stoffa blu con il logo del Convitto; computer; colorati cartellini con le bandiere delle diverse nazionalità davanti alle postazioni dei docenti presenti: Nederlands, Spain, Germany, Italy, Greece, United Kingdom. Tutti parlano in inglese. E’ il momento finale del meeting che conclude il primo anno del progetto Comenius “The Europro(o)f Guidebook”. Destinatari primari sono stati allievi e docenti delle classi I D, II E, III E, III B. L’intero Liceo potrà però avvalersi dell’esperienza acquisita e dei risultati ottenuti.

Da anni la Comunità Europea sostiene la ’formazione permanente’ come strumento di crescita culturale e promozione umana e sociale. Apertura interculturale e coscienza sovranazionale ne sono elementi cardine in quanto fanno acquisire una cittadinanza cosmopolita.

Il progetto “The Europro(o)f Guidebook” permette a studenti e insegnanti di confrontarsi, nel corso di due anni, su quattro temi fondamentali, incentrati sull’accoglienza della diversità e sulla formazione di una sensibilità comune: becoming open minded (allargare i propri orizzonti), developing cultural awareness (sviluppare un’appartenenza culturale), creating intercultural dialogue (creare un dialogo interculturale), grasping the european identity (perseguire l’identità europea). Obiettivo finale sarà quello di produrre una guida didattica che possa essere usata dalle scuole di tutta Europa. Allievi e docenti hanno creato lezioni, prodotto materiale da inserire sul sito www.europro-of.eu, partecipato ai meeting nei diversi paesi.

Gli allievi hanno apprezzato il progetto considerandolo il primo passo per arrivare a possedere una coscienza europea. Nella nostra scuola, attraverso scambi, stages, viaggi all’estero e attraverso la presenza di studenti e docenti stranieri, stiamo già formando un’apertura mentale che ci ha permesso di assumere un ruolo attivo durante la progettazione del Comenius e di ottenere buoni risultati nella valutazione delle lezioni preparate dai nostri studenti.

Secondo i ragazzi, tali lezioni interattive riescono a stimolare l’ingegno e la creatività, rendendoli protagonisti nella preparazione e nella conduzione. Inoltre mantengono alta la concentrazione, poiché essi hanno un ruolo specifico durante la preparazione e lo svolgimento. Creano una sorta d’incontro fra un’attività di svago e un’attività didattica. Consentono l’emergere di opinioni diverse all’interno del gruppo. Permettono di praticare l’inglese e di interagire con compagni e docenti di diversa nazionalità. Sono utili per conoscere e confrontarsi con altre culture. Spingono a utilizzare strumenti multimediali.

Anche i meeting nei diversi Stati europei sono considerati stimolanti, perché permettono di interagire con compagni e docenti di varie nazionalità, di conoscere e confrontarsi con altre culture e di cooperare con le scuole delle diverse nazioni. Certo, hanno il limite di non essere aperti a tutti gli allievi e quindi di impedire un loro pieno coinvolgimento nel progetto Comenius, ma se i compagni sanno offrire dei buoni report il coinvolgimento di tutti è maggiormente assicurato.

Gli studenti ammettono di avere un basso livello di conoscenza della geografia, dell’economia, della storia, della cultura dei paesi dell’UE, ma sono consapevoli dell’importanza di possedere tali conoscenze e un’apertura culturale, perché si sentono avvantaggiati qualora in futuro decidessero di studiare o lavorare all’estero.

 

Linda Soglia

e gli allievi delle classi III B e III E

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