“L’area linguistica del L.C.E., l’importanza degli scambi culturali: punti di forza, aspetti di criticità”
a) Prendendo atto che, allo stato attuale, l’insegnamento delle materie veicolate prevede la compresenza di un docente ed un conversatore,
b) Notando la sempre maggiore divergenza tra gli istituti nella scelta delle materie veicolate in lingua straniera,
c) Considerata la discrepanza tra le opportunità offerte dai diversi istituti,
d) Preso atto delle presenti modalità di svolgimento dei programmi,
e) Consapevoli dell’importanza dell’apertura al territorio e della didattica innovativa, comprendenti l’adesione a progetti di comprovato interesse e la promozione di scambi culturali e viaggi d’istruzione, che costituiscono il fondamento della formazione di un cittadino europeo,
Gli studenti dei Licei Classici Europei:
1) Propongono che l’insegnamento delle materie veicolate sia gestito da un unico insegnante di madrelingua competente e che al contrario venga mantenuto il binomio attuale docente-conversatore per l’insegnamento delle letterature straniere,
2) Auspicano che in tutti i licei venga garantita la possibilità ad ognuno di conseguire certificazioni importanti per il curriculum e per l’ammissione ad università di prestigio,
3) Suggeriscono una rigorosa attenzione al mantenimento di un parallelismo nello studio delle letterature, della storia e della storia dell’arte dove possibile, comunicando agli alunni sin dall’inizio dell’anno le programmazioni di ciascuna materia e stabilendo una fruttuosa collaborazione tra i docenti delle diverse discipline,
4) Esortano all’immediata stipulazione di un accordo con il consolato spagnolo, come già avvenuto con Francia e Germania, per il riconoscimento della validità dei titoli di studio conseguiti nei L.C.E. con sperimentazione in lingua spagnola
5) Ritengono opportuno che si valorizzi la figura del conversatore mediante un impegno comune dello stesso con il docente,
6) Evidenziano la necessità di una selezione dei professori in deroga alle graduatorie ministeriali,
7) Esplicitano il loro desiderio di formare una rete di contatti con istituti esteri di accertata validità che sia condivisa da tutti i licei europei d’Italia al fine di cristallizzare importanti rapporti internazionali che sono alla base di un’opportuna apertura al territorio,
8) Sottolineano l’importanza degli scambi culturali, che devono essere inseriti nei P.O.F. di tutti gli Istituti, e la partecipazione ai quali non deve compromettere l’adesione ad altri progetti, anche extracurriculari,
9) Richiedono l’ampliamento ed il potenziamento del progetto di veicolazione delle materie in lingua straniera. In particolar modo si suggerisce la veicolazione in lingua inglese della materia Diritto ed economia, disciplina fondamentale nella formazione del cittadino europeo, già dal secondo anno e garantire l’approfondimento della costituzione inglese, di quella americana e del diritto europeo. Oltre a Diritto ed economia almeno altre due materie, a scelta di ogni singolo istituto, ma comunque obbligatoriamente, dovrebbero essere veicolate in lingua straniera. Suggeriscono inoltre un possibile programma quinquennale di studio di Diritto ed economia che si articoli nel seguente modo:
1° anno: Le basi del diritto e la Costituzione italiana
2° anno: Storia del diritto
3° anno: Storia e diritto dell’Unione Europea
4° anno: Diritto ed ordinamento del Regno Unito e degli USA
5° anno: Economia
10) Inoltre auspicano che si valorizzi la conoscenza delle lingue straniere mediante l’approfondimento di argomenti, anche nelle materie non veicolate, in lingua originale, ad esempio approfondendo un filosofo francese nella lingua francese stessa.
11) Incaricano il presidente di commissione di trasmettere tale risoluzione all’ufficio di presidenza.