Un’altra edizione delle Convittiadi è già passata e l’Umberto I non poteva non essere presente e portare alta la bandiera. Quest’anno le 27 scuole italiane si sono scontrate sui campi di Bibione e alcuni dei migliori atleti delle varie discipline hanno viaggiato nella città veneta per affrontare i diversi Convitti di tutt’Italia. Per la nona edizione intervistiamo Ottavia (1E), nel gruppo di teatro, Francesco (1F), nella squadra di basket, Vittorio (1E) in quella di calcio, Vittoria (2E) con il beach volley e Niccolò (2E), che oltre a quest’ultimo ha gareggiato nel ping pong e nel tennis.
1. Domanda a bruciapelo: piazzamento?
Va – Quest’anno abbiamo raggiunto la quarta posizione. Sul podio c’erano Cagliari, Roma seconda e Napoli terza.
N – Medaglia di bronzo per tennis-tavolo e d’argento per tennis sia singolo che doppio.
Vo – Siamo arrivati quarti nel medagliere, così come nel calcio.
F – Ahimè! Quest’anno siamo arrivati quarti nel medagliere generale; quattro medaglie d’oro, nove d’argento e una di bronzo. Nonostante tutto ci siamo impegnatI moltissimo.
2. Per il secondo anno il tennis ha dominato tra gli sport; Niccolò, dicci come avete giocato nel complesso.
N – Sono molto soddisfatto delle prestazioni del nostro gruppo sia tra gli small che per i large, anche relativamente ai miei risultati anche se, forse con un po’ di calma in più, avrei potuto conquistare l’oro.
3. Vi è piaciuta Bibione? Il clima ha favorito le vostre giornate?
Va – Sì, mi è piaciuta molto. Il paesino è molto carino all’interno, forse poco animato vista la bassa stagione. Ho avuto modo di fare due passi nel centro mentre tornavo da una corsa, il primo giorno. Eravamo sempre accompagnati da un’arietta leggera e piacevole durante tutta la giornata che si attenuava leggermente di sera. Siamo stati anche molto fortunati nel trovare una settimana con temperature gradevoli!
O – Pur non avendo potuto visitarlo per bene, abbiamo subito notato che Bibione è un piccolo paesino e che vive specialmente d’estate. Il clima è stato bello, tranne gli ultimi due giorni che ha piovuto.
N – In generale Bibione è una città molto bella; la struttura che ci ha ospitato è discreta, così come l’organizzazione. Il clima è stato dalla nostra parte, tranne per l’ultimo giorno, dove la finale di tennis è stata disputata sotto la pioggia e con un forte vento.
F – Anche se siamo stati prevalentemente all’interno del villaggio turistico, Bibone mi è parsa bella fin dall’uscita della prima sera, poco prima dell’inaugurazione. Il clima e il tempo sono stati perfetti per tutta la settimana. C’era il sole, ma non faceva troppo caldo, così le partite si sono disputate senza alcun problema.
Vo – La città di Bibione è in sé carina, però leggermente vuota; il villaggio era molto bello.Il clima era favorevole di giorno, mentre di notte pativamo un leggero freddo, ma nel complesso si stava bene.
4. I teatrandi non potevano certo mancare; Ottavia, cosa avete portato in scena e come si è svolta la vostra settimana?
O – La mattina provavamo fino all’ora di pranzo, così come il pomeriggio che ci trovavamo di nuovo per le prove. Avevamo una mezz’oretta per i pasti, quindi il tempo dedicato al teatro per noi è stato moltissimo.
5. Le vostre aspettative sono state soddisfatte o immaginavate qualcosa di diverso?
Vo – Con la squadra di calcio siamo riusciti a superare le nostre aspettative. Abbiamo raggiunto la finale terzo-quarto posto contro Roma (meglio della squadra dell’anno scorso).
F – Prima di partire a malapena conoscevo la mia squadra di pallacanestro e non c’eravamo mai incontrati se non il giorno della partenza. Parlando di aspettative sicuramente ognuno aveva le sue, ma sono sicuro che tutti hanno avuto un solo scopo: dare il massimo.
Va – Le Convittiadi sono un’esperienza fantastica, sia per i ragazzi del liceo che per quelli più piccoli. Per quanto mi riguarda ho avuto modo di parteciparvi anche alle medie, quindi conoscevo abbastanza le modalità, ma ogni convittiade è diversa dall’altra! Ovviamente non deludono mai, sono sempre stata felice di prenderne parte e posso assicurare che le aspettative sono state soddisfatte!
N – Personalmente avevo già partecipato ad un’altra edizione delle Convittiadi, quindi non è stata una sorpresa per me.
O – Non immaginavo qualcosa di diverso, è stata una bella esperienza e poi insieme ci siamo divertiti moltissimo. L’unico problema era la colazione: troppo presto per tutti, infatti non facevamo altro che comprare snack nel centro commerciale lì vicino. Il prossimo anno mi piacerebbe parteciparvi con nuoto o corsa.
6. Nella vostra disciplina, avete temuto qualche scuola in particolare?
Va – Sicuramente! Ci siamo scontrati più di una volta con il Convitto di Cagliari e devo ammettere che la loro squadra di pallavolo era molto forte e preparata anche se credo che saremmo riuscite a batterle con un po’ di allenamento in più. Di certo sono rimasta allibita dell’altissimo livello delle squadre del Convitto di Roma e quello di Lovere, le finaliste del torneo, a cui faccio ancora i miei complimenti.
F – Nella pallacanestro personalmente temevo di incontrare Roma. La capitale aveva la squadra più temuta in generale perché era quella strutturata meglio sia nel gioco che dal punto di vista fisico.
N – Ho partecipato alle gare in tre discipline diverse, tuttavia le scuole che abbiamo temuto maggiormente sono state le stesse: Roma, Cagliari e Napoli. Si sono infatti rilevate le migliori a livello di medagliere.
Vo – Sì, abbiamo notato da subito Roma e Napoli che avevano una squadra composta da professionisti e molto bravi tecnicamente.
7. Che ricordo vi portate di quest’avventura e perchè?
N – Ho un ottimo ricordo di quest’edizione delle Convittiadi, soprattutto per le amicizie che ho consolidato con i ragazzi di altre classi e con i partecipanti dei vari Convitti d’Italia. Forse qualche pecca l’hanno avuta l’organizzazione e la logistica della scuola, ma nel complesso mi sono divertito tantissimo.
O – Un ricordo molto intenso vissuto con gli amici, in compagnia e quasi come in vacanza. Tra le altre cose poi c’era il tifo. L’unica scomodità erano alcuni campi lontani dal villaggio; il pullman seguiva a malapena l’orario indicato, così dovevamo farcela a piedi.
Va – Uno degli scopi delle Convittiadi è anche quello di favorire la socializzazione tra i differenti Convitti, perciò ne ho approfittato per stringere legami con alcuni ragazzi del Convitto di Aosta e altri di Napoli, quindi sicuramente mi resterà impressa nella memoria la simpatia di tutti i ragazzi che ho conosciuto e anche lo stress che ho “sopportato” durante le partite, in contrasto con la voglia di vincere anche se non è andata come speravamo.
Vo – Uno dei ricordi che ci portiamo è quello di esserci divertiti e allo stesso tempo aver ottenuto risultati abbastanza positivi in tutti gli sport.
F – Mi porto dietro nuove amicizie e ricordi bellissimi, inoltre ho con me l’orgoglio di aver segnato parecchi canestri durante le partite, ma soprattutto il legame che si è stabilito con certe persone.
8. Cosa vi aspettate dalla prossima edizione delle Convittiadi?
Va – Non saprei proprio! Il prossimo anno non potrò parteciparvi, spero solo che possa essere divertente per gli altri ragazzi come lo è stato per me!
F – Spero che come organizzazione sia uguale o superiore a quella di quest’anno, la quale non era male; dopodiché mi aspetto di arrivare sul podio del medagliere!
O – Mi piacerebbe che l’Umberto I vincesse, e quindi contribuire a portarlo sul podio. Inoltre vorrei un bel posto con un clima adatto e ovviamente di trovarmi bene con i compagni di squadra.
Vo – Sicuramente di arrivare al podio del medagliere, quindi di vincere più di quest’anno, ma soprattutto divertirci.
9. Il tifo e i compagni di viaggio sono sempre una parte essenziale delle Olimpiadi della nostra scuola; volete ringraziare qualcuno?
F – Senza dubbio sono le persone che fanno la differenza. Alle partite di pallacanestro c’era poco tifo, ma vorrei ringraziare coloro che sono venuti: Giulia (1D), Matteo (2B), Gabriele (1E), Nicoletta (1D) e Vittoria.
Vo – I ringraziamenti non vanno a nessuno in particolare, sarebbe meglio dire a tutti. Puro non avendo il tifo più grande delle Convittiadi, siamo riusciti comunque a essere sempre uniti e a legare molto gli uni con gli altri.
O – In realtà ringrazierei l’Umberto I in generale, perchè essendo nel gruppo di teatro sono venuti a vederci tutti!
N – Vorrei ringraziare i compagni d’avventura e per l’atmosfera di complicità che si è creata tra noi. Un grazie speciale va anche agli educatori (grande Lanza!) e ai docenti accompagnatori (prof.ssa Gariel, mitici i suoi marshmallows!)
Va – Vorrei ringraziare tutti i Convitti che ci hanno sostenuto durante le partite, i miei compagni e amici che hanno condiviso con me questa esperienza, tutti i professori e gli educatori che ci hanno accompagnato e coloro che ci hanno permesso di vivere le Convittiadi!
Grandi i nostri atleti!!! Ci hanno lasciato un’intervista che ha potuto riassumere l’esperienza vissuta anche per coloro che non erano presenti, ma che per tutta la settimana hanno sperato e lottato per la vittoria della nostra scuola. Vi auguriamo il meglio anche per l’anno prossimo!
Claudia Brizzi (3E)