Convitto=Amicizia

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foto-convittoamiciziaAll’interno delle mura del Convitto si instaurano particolari rapporti fra allievi, professori ed educatori: qualità principale che diversifica il Convitto dagli altri istituti. Dopo solamente due mesi di scuola ne abbiamo avuto prova. Il primo aspetto della scuola, che ci ha colpite fin da subito, è la presenza di un educatore, una figura molto importante per gli studenti che passano gran parte della loro giornata nell’edificio. L’educatore è un supporto morale per gli studenti, una persona alla quale riferirsi in caso di necessità.
La seconda qualità della scuola che ci ha colpite è il non trascurare materie che in un normale indirizzo classico non avrebbero tale importanza, come matematica, scienze e inglese. Queste materie sono necessarie per una futura carriera lavorativa, soprattutto l’inglese che è considerato la lingua internazionale.
Terza qualità che ci ha colpite è la possibilità di frequentare dei corsi avanzati di determinate materie. Inoltre si possono ottenere, nel corso dei cinque anni, delle certificazioni di vario tipo, principalmente linguistiche, che sono riconosciute in tutta Europa e danno dei requisiti per essere ammessi nelle università.
Uno dei dubbi che avevamo prima di frequentare il Convitto era il rimanere a scuola fino alle sei del pomeriggio. È un orario stancante, ma i rapporti di amicizia che si instaurano passando gran parte della giornata insieme sono rari da trovare in scuole in cui l’orario è ridotto. È sui rapporti di collaborazione e solidarietà che si instaurano all’interno del gruppo classe, che si basa la forza del Convitto. È importante far sapere a chi vorrebbe iscriversi al Convitto che il nostro istituto partecipa e organizza, tra gli altri aspetti, molti progetti culturali.
Ci sono, però, alcune realtà negative che giustamente vanno riportate. Per cominciare, l’orario molto lungo è stancante e per riuscire a far fruttare il tempo libero è necessario essere in grado di concentrarsi e sapersi gestire il tempo in modo corretto e proficuo. Questa competenza è acquisibile anche durante il percorso di studio, ma sicuramente è complicato farne a meno. Un altro aspetto negativo è il fatto di pranzare alle 14:30, un orario molto tardo dopo otto moduli di lezione (presente, in particolar modo, per il liceo classico).
Infine siamo d’accordo nell’affermare che se ci chiedessero, tornando indietro nel tempo, di iscriverci al liceo, noi sceglieremmo il Convitto.

Matilde Bertana (1D)
Emma Raimondi (1D)

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