Parlando con diverse persone mi sono resa conto di quanto la visione e l’idea di tempo siano differenti. Penso alla mia vita in Italia: stress, scuola, genitori ,pressioni che arrivano in tutti i sensi. Il tempo libero è come una via di fuga da me stessa, da tutto ciò che mi opprime. Arriva il suddetto “cazzeggio”, tempo perso, inutile. Questo perchè mi serve un momento di vuoto, di “stupidità” nella mia vita che forse mi chiede di più di quanto io possa dare.
Mi soffermo poi ad osservare la vita delle persone qui in Australia ,i ragazzi ,la mia famiglia. Il tempo è loro e ne hanno il controllo. Il risultato è una vita serena, tranquilla e rilassata. Nei momenti in cui, in Italia, a causa dello stress o di preoccupazioni, mi sarei seduta da qualche parte a fare nulla ,qua ho la possibilità e la voglia, il tempo di concentrarmi su me stessa. Ho voglia di sedermi e leggere un libro, disegnare, scrivere. Mi sono chiesta perchè sia così facile vivere al momento in Australia. Parlando con la mia host mum, mi sono resa conto che, in Europa ,oltre alla nostra politica malfunzionante, siamo influenzati anche dai problemi di tutti gli altri stati e dall’Unione Europea. La vita diventa frenetica e stancante tra mille preoccupazioni. Inoltre la scuola italiana, nel suo modo di essere è nata per far faticare, per insegnare a superare ostacoli. In Australia frequento una scuola pubblica e l’idea di scuola è completamente diversa. Anche la scuola è rilassante, non hai doveri opprimenti, non è al primo posto nella vita dei suoi studenti, non arrivi alla fine dell’anno stravolto. Il rapporto coi porfessori è così informale. Da qui i lati negativi di avere il pieno controllo del tuo tempo in una vita totalmente rilassata e senza obblighi. Spreco di tempo su social network e una vita molto superficiale senza la capacità mentale di superare gli ostacoli.
Parlando di adulti ‘”profondi” noto come questi abbiano il tempo per concentrarsi veramente su se stessi, sul proprio spirito e sul reale senso di quel che esiste. Il tempo di andare su una spiaggia deserta con una matita e un pezzo di carta e disegnare, scrivere per ore. Essere realmente solo. In Italia questo tempo non lo trovo, non materialmente ma spiritualmente. A fine giornata sono distrutta. Lo stress mi divora. Scrivendo questo il mio intento è solo far osservare questa differenza ,senza insinuare che una delle due visioni sia migliore.
Margherita Mittone (4B) – corrispondente dall’Australia