Il 1/5/2011 tutti i Convitti d’Italia si sono riuniti allo Stadio Primo Nebiolo presso il Parco Ruffini in occasione della cerimonia di apertura delle Convittiadi.
L’evento ha inizio alle ore 15.00 in due luoghi contemporaneamente: in Piazza Palazzo di Città, dove viene accesa la fiaccola dall’assessore allo sport Giuseppe Sbriglio e allo stadio del Ruffini con il saluto del presentatore, in collegamento telefonico da Piazza Palazzo di Città con Marina Bertiglia, responsabile Area didattica e formazione Comitato Italia 150.
Successivamente il Rettore del Convitto Nazionale Umberto I di Torino Pietro Teggi dà il benvenuto a tutti i partecipanti.
Entrano in scena le mascottes delle Convittiadi, accolte calorosamente dal pubblico sugli spalti soprannominate “Umbertino” e “Umbertina” che salutano a loro volta gli spettatori.
Per i successivi12 minuti il pubblico viene letteralmente catturato dalle coreografie del Convitto di Avellino sulle musiche dei Pink Floyd.
Seguono i saluti delle autorità che in qualche modo rispecchiano le due anime delle Convittiadi: Rocco Fiano, Rettore del Convitto di Venezia e presidente dell’ANIES (che simboleggia la presenza dell’istituzione scolastica e quindi dello studio anche all’interno delle Convittiadi) e Gianfranco Porqueddu, Vice Presidente e Assessore allo Sport e Presidente del C.O.N.I. Piemonte e consigliere del C.O.N.I. Nazionale, che invece rappresenta il ruolo fondamentale dello sport all’interno della struttura scolastica.
Nel frattempo continua il viaggio della fiaccola che è finalmente giunta alle OGR, dove l’Assessore alla Cultura e al 150° dell’Unità d’Italia della città di Torino, Fiorenzo Alfieri, saluta i tedofori.
Intanto allo stadio la cerimonia continua e la performance della banda di Mirafiori di Torino e dalle majorettes Turinstars introduce la sfilata delle delegazioni dei Convitti.
Ad intrattenere il pubblico ecco esibirsi il gruppo dei Deaf Drums del Convitto per sordi di Roma che suona energicamente fino all’arrivo della fiaccola portata da uno studente palermitano all’interno dello stadio.
In un silenzio quasi religioso viene acceso il braciere; segue il giuramento degli atleti e quello degli arbitri.
Finalmente intorno alle 17.00 il Rettore Pietro Teggi dà l’inizio ufficiale alle Convittiadi 2011!
L’inno delle Convittiadi risuona in tutto lo stadio seguito dall’applauso entusiasta del pubblico.
Dopo un attimo di incomprensione ecco l’alzabandiera degli Alpini e l’inno nazionale eseguito dalla banda. Nel frattempo gli studenti sugli spalti compongono il tricolore con cartoncini colorati creando un effetto ottico notevole.
Da qui in poi si susseguono spettacoli di diverso genere dei vari Convitti d’Italia: dapprima si esibisce il Convitto di Napoli con una coreografia di ginnastica ritmica/ artistica sulle note di “Va, pensiero sull’ali dorate” di G.Verdi; poi è la volta del Convitto di Roma con la performance intitolata “Viva il tricolore”; dopodichè tre ragazze del Convitto di Cagliari intonano dei canti sardi creando un’atmosfera suggestiva; tocca di nuovo a una ragazza del Convitto di Roma che presenta una coreografia hip-hop atta a spronare gli spettatori a passare da una condizione di “marionette” a una di “libertà” chiamata appunto “Metamorfosi di una marionetta”.
Ecco che ora entra in campo un nuovo personaggio: Italo, mascotte di Italia 150.
Sul palcoscenico vediamo i fantastici allievi del DAM (danza arte e movimento) e del TNT (teatro nuovo di Torino) che eseguono spezzoni dello spettacolo intitolato Invito all’Opera, come Brindisi Traviata, Largo al factotum, Favorita, alternandosi alle esibizioni della scuola elementare e media del Convitto di Torino che invece creano inizialmente una “bandiera tricolore umana” e in seguito mettono in scena un delizioso balletto classico.
A chiudere l’evento è il Convitto di Lovere con un’allettante coreografia sugli sport.
Alle ore 18 lo stadio si svuota pian piano e gli atleti di ogni scuola si dirigono verso i rispettivi pullman. Nell’aria comincia a farsi sentire lo spirito di competizione e l’adrenalina che saranno i “compagni di viaggio” di tutti i partecipanti per la settimana successiva.
Angela Vinci
Bianca Viano