Accanto all’Ufficio Stampa c’è l’ufficio di Giorgio Petruccio, direttore del Villaggio Olimpico, e così una sera dopo cena bussiamo alla porta accanto …
Anche questa V Edizione delle Convittiadi è giunta al termine: qual è il suo bilancio della settimana?
Sicuramente è positivo, anche se il bilancio definitivo dovrà essere fatto da voi organizzatori delle Convittiadi e dai quasi 1900 partecipanti a questa seconda edizione in Bardonecchia, provenienti da ben 35 Convitti.
Cosa è cambiato – e cosa è rimasto tale – dall’edizione dell’anno scorso a quella di quest’anno?
Sicuramente sono restati tali l’entusiasmo e la voglia di partecipare dei ragazzi, che come dicevo prima sono molti di più. Certamente quando si organizza nuovamente un evento non si rifanno gli errori dell’anno precedente – questo da parte nostra come gestori della struttura. Per quanto riguarda l’organizzazione vedo esclusivamente una gran voglia di far bene, e nient’altro.
Com’è nata l’idea di ospitare qui al Villaggio Olimpico la maggior parte degli atleti delle Convittiadi?
Per prima cosa per la disponibilità di posti letto della struttura. E poi per gli spazi che presenta all’interno, e perché avendo un teatro, spazi aggregativi molto grossi, una discoteca all’interno, due ampie sale ristorante e soprattutto molte camere, è stato facile che fosse scelto come centro nevralgico delle Convittiadi, anche perché ormai dal 2006 aveva la nomea di albergo per atleti.
Il Villaggio Olimpico ha ricevuto pubblicità grazie alle Olimpiadi e alle Convittiadi?
Sicuramente il territorio ha guadagnato sia con le Olimpiadi che con le Convittiadi, come con qualsiasi altro evento sportivo. Le Convittiadi secondo me sono molto importanti perché, tornando al discorso di prima, avere qui 35 Convitti da tutta Italia dà la possibilità di far conoscere Bardonecchia prima di tutto non sotto l’aspetto invernale e sciistico ma anche come destinazione per la stagione estiva, primaverile e quant’altro. Insomma, è sicuramente un ottimo veicolo pubblicitario, assolutamente, anche per via degli articoli usciti su La Stampa e per il ricordo – speriamo positivo …! – che si porteranno via gli atleti dei vari Convitti.
Chiara Murgia
Angela Vinci