Terminate le finali di nuoto, mentre ci trovavamo sul bordo della piscina, abbiamo colto l’occasione per intervistare due dei vincitori. Entrambi appartenenti alla categoria large: Giardino Elisa del Convitto Nazionale Umberto I di Torino, vincitrice dei 100 m stile libero femminile, e Liguori Francesco del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma, detentore del primo posto nei 100 m dorso maschile, che tra l’altro è uscito dall’acqua vincitore ma ferito, con una mano sanguinante.
Cosa significano per te le Convittiadi?
Elisa: Rappresentano sicuramente un’opportunità per confrontarsi nello sport con altre realtà nazioli e comunque divertirsi, perchè per me sono soprattutto un momento di svago.
Francesco: E’ un modo per staccare un po’ dalla scuola, per divertirmi, questo è.
Cosa provi in questo momento?
Elisa: Sono molto contenta dato il mio risultato; sinceramente non me l’aspettavo: Penso che però ogni atleta qui presente possa definirsi felice di gareggiare alle Convittiadi.
Francesco: Mi sento troppo fomentato regà, ma proprio tanto, non potete capì. Però mi so fatto un male cane!
Da quanti anni pratichi il nuoto?
Elisa: Eh, da tanti…più o meno cinque o sei.
Francesco: Dieci.
Quanto è importante per te il nuoto?
Elisa: Per me significa molto perchè è un modo per scaricarmi, alleggerire la tensione. Ad esempio se sono un po’ nervosa mi basta nuotare per sentirmi meglio. E’ anche un buon metodo per mantenere il fisico allenato e tonico, perchè nuotando si bruciano tante calorie.
Francesco: Tanto. Basta che salti un allenamento e già mi manca. Poi quest’anno mi sono fermato anche sei mesi, è stata dura. Per me il nuoto è importantissimo.
Pensi che il nuoto farà parte della tua vita in futuro?
Elisa: Una volta lo pensavo, adesso non più dato che la scuola e l’impegno che essa richiede non mi permettono di dedicargli il tempo che vorrei. Però magari…chi lo sa!
Francesco: No, questo no. Sono sicuramente più importanti scuola e lavoro. Si fa per il fisico.
Bianca Viano
Angela Vinci