Favola di un re minore

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In un piccolo paese della bassa,
invitato casualmente ad una festa,
mi ritrovo in mezzo a gente sconosciuta
in un’ atmosfera allegra e scanzonata.

Sull’ invito una corona stilizzata,
di profilo una figura ben vestita,
è l’ emblema di una storia non vissuta
tra le pagine di un libro ormai segreta.

Quella sagoma mi provoca interesse
un richiamo per la mia curiosità
chiedo in giro e per metterli alle strette
parlo all’ uomo con quell’ aria un po’ distratta.

” Tu sei quello disegnato in copertina
meno austero, più regale e un pò discreto
sembri quasi un manichino da vicino
e negli occhi una tristezza segregata ! ”

” Sono un piccolo regnante di provincia
in un’ epoca lontana e un po’ delusa,
nella scala dei colleghi l’ inferiore,
senza dubbio, nè confronto, un re minore;

io discendo da una cerchia familiare
senza tradizioni certe, nè folklore
siamo nati, voglio solo ribadire,
da capricci individuali del piacere.

Relativamente a quanto detto adesso
ho un fratello e sei sorelle di contorno
e non credo che si tratti di un errore
se per gli altri sono solo un re minore.

Non esagero per niente quando dico
che mi trovo in una strana posizione
io da solo non più in là dell’ incapace
ma con gli altri al di fuori del comune ”

” T’ interrompo, chiedo scusa, ma per caso
non mi trovo per magia dentro un gioco ?
Questa storia che mi sento raccontare
sembra quasi non volere mai finire”

” Lascio a te la soluzione del problema
come ho detto sono solo una pedina
che si sposta senza fare confusione
in un mondo che si muove tra le note”

 Carlo Pizzala

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