Finali Beach: via col vento!

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i-vincitori-del-beach-volley-largeSiamo ormai giunti alla quinta e ultima giornata di beach volley, le finali si avvicinano. Le ultime eliminatorie vedono scendere per primi in campo i convitti Vittorio Emanuele II di Cagliari e il G. Bruno di Maddaloni. I giocatori sardi sono tesi e hanno qualche difficoltà a concentrarsi e il Maddaloni ne approfitta per entrare in vantaggio. Quest’ultimo non dà tregua al Cagliari, mettendo alle strette gli avversari con battute e schiacciate inafferrabili e rimanendo costantemente tranquilli, mentre gli atleti sardi sono presi dall’agitazione. Dal pubblico arrivano applausi per la grande partita giocata dal Maddaloni che si aggiudica infine la vittoria, con un punteggio di 21-13.

Successivamente il San Benedetto di Montagnana si scontra con il Mario Pagano di Campobasso; si nota subito come le squadre siano equilibrate, nonostante ciò il Montagnana entra presto in vantaggio. Il tifo è veramente sfegatato, ma viene zittito affinchè sia mantenuta la concentrazione. E’ una partita piuttosto interessante, tutti quanti rivelano una grande abilità. I giocatori campobassani sono leggermente distratti perciò, nonostante i tentativi di recupero e di incoraggiamento da parte dei tifosi di Campobasso che improvvisamente si alza spropositatamente, il Montagnana ottiene una vittoria di 21-13.

Nella seconda parte della mattinata vengono disputate le semifinali che prevedono prima di tutto l’incontro tra il Regina Margherita di Anagni e il Bruno di Maddaloni. Il campo, malgrado il vento eccessivo, è circondato da tifosi euforici; l’atmosfera è tesissima: le due squadre sono davvero in gamba. L’Anagni attacca con potenza ed efficacia, le schiacciate dei suoi atleti, che sono estremamente carichi, incutono un certo timore agli avversari. Il livello delle due squadre è sufficientemente bilanciato, ma d’altronde siamo in semifinale. Da fuori arriva un tifo sfegatato per l’Anagni da parte degli atleti di Montagnana; la squadra più acclamata è infatti in vantaggio ma i maddalonesi non si arrendono. Mentre si abbassa la temperatura, la tensione in campo si alza. La partita si fa gradualmente più avvincente e riesce a coinvolgere moltissimo l’intero pubblico. Il Maddaloni cerca di recuperare e conquistarsi il passaggio in finale, ma l’Anagni non glielo concede e raggiunge la vittoria, battendo i rivali di 21-14.

Segue poi la partita tra le altre due squadre giunte in semifinale: il San Benedetto di Montagnana e il convitto Vittorio Emanuele II di Roma. La maggior parte dei tifosi intorno al campo sembra parteggiare per il Montagnana, soprattutto i ragazzi di Anagni, rimasti, dopo aver disputato il loro match, esclusivamente per i loro “alleati”. Le due squadre, essendo tutte e due eccellenti, giocano una partita ricca di emozioni, di passione e di furore: il pubblico è senza fiato. Il Montagnana è in vantaggio ma presto Roma li raggiunge. Il tifo esoso sconcentra i romani che quindi non riescono più a rispondere agli attacchi degli avversari. Un ligio silenzio avvolge l’aria intorno al terreno sabbioso: al Montagnana manca solo un punto e serve tanta concentrazione. Roma ha ancora la possibilità di riscattarsi, ma commette un errore e viene sconfitta per 21-16.

Nel pomeriggio poi, viene disputata la finale per il terzo e il quarto posto, tra Roma e Maddaloni. A differenza delle partite precedenti, le finali prevedono due set da quindici. Il vento è altissimo e freddo, perciò il pubblico è praticamente inesistente e giocare è piuttosto faticoso; i giocatori mantengono comunque calma e attenzione. Il Maddaloni è in vantaggio, non mollano la presa e concedono raramente ai romani di segnare. La partita è comunque tranquilla e non c’è troppa tensione, questo permette alla Roma di recuperare, ma insufficientemente, perchè la vittoria del primo set se la aggiudica il G. Bruno. Nel secondo set i romani sono nuovamente in difficoltà e, sebbene la partita sia colma di entusiasmo e colpi di scena, Maddaloni ha un’altra volta la meglio, vincendo di 15-10 e aggiudicandosi il terzo posto.

Siamo ormai agli sgoccioli: la finale, inizia con notevole ritardo, di circa un’ora. Siamo qui, decisamente infreddolite, sferzate dal freddo gelido, con le gambe e il naso gelato. A malapena riusciamo a prendere appunti sulla partita. Questa versione primaverile di Campo Smith è paragonabile a quella invernale. Fortunatamente, le nostre comodissime tutone ci riparano quanto basta da poter assistere alla partita senza morire assiderate. In finale ci sono i super favoriti dell’Anagni, con tutte le partite vinte e il Montagnana, arrivata fin qui data la qualificazione ottenuta grazie al ricorso, peraltro molto discusso, contro il Convitto Umberto I di Torino. Il Montagnana è ampiamente sostenuto, oltre che dai suoi tifosi, da quelli del Convitto di Sondrio. Sono pochi i tifosi per l’Anagni che tra l’altro viene supportato da un altro allenatore. Nonostante tutto, questi giocatori si sostengono a vicenda, ascoltando i consigli di tutti. C’è un ottimo lavoro di squadra anche se alcuni punti decisivi vengono segnati per sviste e mancata concentrazione dei patavini. In ogni caso l’Anagni vince direttamente, senza troppi problemi e giocando con estrema determinazione fino all’ultimo, la finalissima. Così giunge al termine il campionato di beach volley e i complimenti vanno sicuramente a tuttii partecipanti, che si sono messi in gioco con impegno e risolutezza. Complimenti quindi all’Anagni e a tutti quanti!

 

Chiara Carrera

Angela Vinci

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