Gli italiani, un popolo social

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Durante il corso della giornata molte persone “saltano” da un Social Network ad un altro. Tra Instagram, Facebook, Twitter e Ask, la gente rimane connessa la maggior parte del tempo che ha a disposizione. Le notizie che si possono apprendere grazie a questi Social sono svariate: è possibile seguire in tempo reale le vite dei VIP, ma non solo, anche di conoscenti, compagni o amici, si possono guardare foto o filmati, tutti da condividere. Grazie al Digital In 2017 Global Overview, un report che ogni anno controlla l’utilizzo della rete e lo confronta tra 238 Paesi, è emerso che l’Italia è uno stato decisamente “social”. Su una popolazione di 60 milioni di abitanti almeno il 52 per cento utilizza quotidianamente Internet o è iscritto ad un social. Ovviamente la maggior parte dell’utilizzo avviene attraverso i cellulari. Secondo lo studio i Social Network più scaricati sono YouTube, che costituisce circa il 57 per cento, e Facebook con il 55, subito dopo ci sono WhatsApp, Facebook Messenger, Twitter e Google Plus. Al fondo della classifica ci sono Linkedin e Skype. Si passano in media quattro ore al giorno davanti al computer e due ore e otto minuti di fronte ai dispositivi mobili. Grazie a questi numeri gli italiani sono sulla vetta della classifica.

Si potrebbe pensare che i Social Network siano utilizzati per lo più dagli adolescenti, e così era all’inizio, ma col passare del tempo sono diventati una realtà alla portata di tutti. Anche agli adulti infatti piace condividere le foto su Facebook. La vera definizione del termine “Social Network” è diversa tuttavia dal significato che oggi ha preso. La “rete sociale” era in primo luogo una connessione fisica tra i diversi individui. Ora questa espressione ha creato alcune ambiguità sul suo significato. Esiste una regola chiamata regola dei 150, detta anche “Numero di Dunbar”, secondo cui le dimensioni in una rete sociale in grado di sostenere relazioni stabili sono limitate a 150 membri. I Social che utilizzano Internet sono una forma di rete sociale tra le più evolute che ha tentato di violare la regola dei 150. Ormai si è arrivati al punto che le conversazioni avvengono solo sui Social. Anche i litigi. Le persone si aggrediscono verbalmente, insultano e vengono insultate senza alcun freno. Discussioni che dovrebbero essere affrontate a voce hanno luogo attraverso lo schermo di un computer o di un cellulare.Le persone vengono condizionate, rendono pubblici i fatti propri e seguono con attenzione quelli degli altri. Si smette di parlare, ci si allontana dalle persone vicine per dedicarsi agli amici che si hanno su Facebook e che, però, sono magari a chilometri di distanza. Sembra questo il modo giusto per comunicare, per fare amicizia e per mantenere i legami, ma si conoscono davvero le persone in questo modo? Facebook e WhatsApp sono sufficienti ad affermare di avere tanti amici? Sembra che per gli italiani sia proprio così.

Isabella Scotti

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