Già nel 1800 il demografo inglese Robert Malthus avvisò il mondo della catastrofe a cui ci si stava avvicinando: l’ineguaglianza delle risorse! Predisse terribili conflitti per la sopravvivenza e che gli uomini sarebbero arrivati a compiere omicidi per poter mangiare.
Ogni giorno il cibo non viene rispettato, viene buttato senza curarsi di non sprecare risorse, energia, fatica.
Il cibo un tempo veniva visto come una risorsa preziosa da preservare e conservare per i momenti più difficili ma nel tempo, con l’affacciarsi dell’industrializzazione e del consumismo questo valore si è perso fino a scomparire quasi del tutto.
Le statistiche dicono chiaramente che, mentre gli abitanti del mondo occidentale si permettono di sprecare migliaia di tonnellate di cibo ogni giorno, le persone che vivono nel continente africano, sudamericano e in parte quello asiatico devono lottare per poter sopravvivere.
Oggigiorno siamo talmente disabituati a dare valore alle cose che in ogni ambiente, compresa la nostra mensa scolastica, viene sprecata una quantità di cibo che permetterebbe di sfamare moltissime persone. Insomma le nostre abitudini non rispettano la vita degli altri, e meno che meno la nostra!
Le iniziative atte a promuovere il valore del cibo sono molteplici, incisive e ormai, date le circostanze economiche che il mondo sta vivendo, sono guardate con interesse anche dalle persone che fino a poco tempo fa consumavano un quantitativo di cibarie che avrebbe permesso di sfamare un’altra famiglia.
Non occorre guardare molto lontano per trovare iniziative a favore dei nostri concittadini che non hanno l’occasione di nutrirsi come dovrebbero: la nostra scuola organizza un pranzo a cui partecipano gli alunni del quarto e del quinto anno delle superiori, il ricavato viene devoluto in favore di chi ne necessita veramente.
Non si tratta di solo buon senso ma ormai è un’emergenza mondiale che ci coinvolge tutti: la Terra non ha delle risorse che possono soddisfare in eterno la sete inestinguibile dell’uomo, ogni singolo prodotto alimentare non va sprecato perché necessario.
I giornali hanno iniziato a pubblicare un numero esponenziale di articoli che trattano l’argomento proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Scandalizza il fatto che negli U.S.A il 60% degli adolescenti corre il rischio di essere colpito da malattie cardiovascolari, mentre le popolazioni che patiscono la fame vengono decimate ogni giorno.
L’azione di poche persone non può cambiare nulla, ma unendo le forze tutto diventa possibile e la situazione si può veramente ribaltare. Si possono appianare le disuguaglianze e garantire ad ogni persona ciò che gli spetta di diritto senza infierire sulla salute della nostra cara Madre Terra.
Beatrice Cagliero (1B)