Nel aprile 2009 in Messico sono stati verificati i primi focolai di una nuova influenza, mai manifestatasi prima d’ora: l’influenza suina, più appropriatamente detta H1N1. Questa malattia si sta espandendo in tutto il mondo, diventando un’epidemia e portandosi dietro anche delle vite umane. C’è bisogno di preoccuparsi? Sarà considerata “La nuova peste”? Qui negli Stati Uniti sono a stretto contatto con questo tipo di influenza, e perciò ho deciso di mandarvi qualche informazione in più, per un piccolo contributo a capire di cosa si tratta e come reagire.
· Come si chiama e perché? Innanzitutto questo nuovo tipo di influenza si chiama Virus A/H1N1, ma più comunemente viene chiamata “Influenza Suina”. Questa, appunto, è una malattia respiratoria dei suini, causata da un virus influenzale di tipo A. In teoria l’uomo non potrebbe prenderlo direttamente dai maiali, ma poiché questo si è modificato negli anni, ora si può trasmettere da maiale a umano, e a sua volta, da umano a umano.
· Ma a questo punto avere un’alimentazione a base di carne suina alimenta le probabilità di contagio? Assolutamente no. Anche se il governo di varie nazioni ha autorizzato l’abbattimento indiscriminato di maiali, questi, se cotti ad almeno 70 gradi, non rappresentano un pericolo di trasmissione del virus H1N1 da maiale a uomo. Infatti poiché ultimamente le vendite di carne suina, per paura di contagio, si sono abbassate di molto, si è deciso di chiamare quest’ influenza con il suo termine medico, invece di quello volgare.
· Come si fa a capire se si tratta dell’influenza H1N1 o di un’influenza qualunque? A dir la verità questa malattia è molto simile a quella che si prende solitamente in autunno/inverno. I sintomi più frequenti sono: febbre, nausea, diarrea, scarso appetito, mal di gola, raffreddore e dolori muscolari. Questi solitamente appaiono d’improvviso e durano più o meno una settimana.
· Come si fa a prevenire e ad accudire questa malattia? In America una campagna stampa ha semplicemente informato i cittadini di lavarsi bene le mani e di coprirsi il naso e la bocca quando si tossisce o starnutisce, per prevenire la malattia. Per curararla, invece bisogna prendere molte vitamine e se è il caso dei medicinali prescritti dal proprio dottore.
· E’ il caso di fare una vaccinazione? Come molti di voi ben sanno, in tutto il mondo si stanno diffondendo i vaccini per prevenire il virus H1N1. Molte persone hanno deciso di seguire questo tipo di prevenzione, per paura della malattia. Ma si è verificato che molte di queste, nonostante la vaccinazione, abbiano comunque preso il virus H1N1. Il perché non si sa esattamente, ma visto che si inietta del virus, per far sì che il nostro corpo si possa adattare a combatterlo, molte persone non ci riescono e perciò il virus prende il sopravvento sulle difese immunitarie del corpo. In più non si conosce l’effetto a lungo termine di questa vaccinazione, perché non c’è stato abbastanza tempo per testarlo.
· Esperienza personale. Ora sto vivendo negli Stati Uniti, il secondo Paese più colpito da questo virus, dopo il Messico. Nella mia scuola più di ¾ degli studenti hanno avuto quest’influenza durante l’anno scolastico 2009/10, e 3 persone su 8 nella mia famiglia sono state anche loro colpite. Tutti sono rimasti a casa per più o meno una settimana e poi sono ritornati alla vita di tutti i giorni sani come prima. In più ogni singola persona afferma che non è altro che un’influenza come tutte le altre e perciò non c’è da preoccuparsi. Sono i media, invece, che bombardano la comunità con notizie troppo caricate e troppo forzate, solamente per cogliere l’attenzione e per far più soldi. Perciò se vi capita di avere il virus H1N1 spegnete tutte le televisioni, le radio e i computer, cosicché non vi deprimiate troppo, perché una sana mente porta un corpo sano!
Camilla Bianco (4E) – Corrispondente dagli Stati Uniti d’America