Ho fatto una scelta: danzare!

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nicolo_centocchiLungo i corridoi del Convitto, fra i frenetici movimenti di un maggio ormai concluso, le corse di fine pentamestre, i recuperi e le verifiche, abbiamo avuto l’occasione di scambiare qualche parola con Nicolò Centocchi, ex-allievo del Liceo Classico Europeo che ora ha già avviato la sua carriera professionale in ambito artistico: è ballerino in una compagnia della Florida!

Da quanti anni balli?

Ho iniziato a diciassette anni, adesso ne ho ventuno, quindi da quattro anni. È interessante perché ho cominciato proprio qui al Liceo seguendo una mia compagna di classe che ballava da quando era piccola e durante l’intervallo di una pausa a pranzo stava ripassando i passi per un saggio. Io cercavo di imitarla più per farne una parodia che per ballare seriamente. Finché a un certo punto lei mi ha fatto notare che,  nonostante la mia intenzione scherzosa, stavo lo facendo molto bene. Subito non ho dato peso alle sue parole, non ci ho pensato più di tanto. Poi mi ha proposto in seguito di seguire qualche lezione con lei. Ho deciso di provarci, l’ho seguita durante una sua lezione, ed alla fine il commento è stato semplicemente: “Wow, sei davvero portato per la danza, ti muovi con naturalezza”. Questo mi ha colpito. Mi sono detto in fondo mi piace, perché non provarci? E così ho cominciato a fare sul serio.

Come hai coniugato, a questo punto, la tua nuova passione per la danza con i tempi e l’impegno richiesti dal nostro tipo di scuola?

Non so se, da questo punto di vista, sono proprio un buon esempio, perché i primi due anni e mezzo che ho studiato qui al Convitto andavo abbastanza bene, avevo dei voti, possiamo dire, decenti; poi quando ho cominciato a fare danza seriamente ed ho capito che era quello che avrei voluto “fare da grande” tutti i giorni uscivo alle 14.10, pur sapendo di perdere ore di scuola, per poter seguire le lezioni di danza. Devo dire però che i professori da questo punto di vista mi hanno aiutato molto. Hanno capito che avevo un po’ “perso la testa” per il ballo, che era davvero la mia  strada. Non mi hanno fatto pesare molto il fatto che studiassi troppo poco.

Quindi hai deciso che la danza sarebbe stata il tuo lavoro già in quarta/quinta liceo …

È stato in quarta che ho deciso, anche perché in terza era sì una passione ma ancora troppo fresca. Gli ultimi due anni invece facevo tutto pensando esclusivamente a ballare. Al mattino mi svegliavo, preparavo la borsa per andare a danza ed era molto facile che dimenticassi il portapenne o qualche libro a casa … e lì ho capito che era quello che dovevo fare da grande.

E poi in Florida come ci sei arrivato?

Subito due settimane dopo il diploma sono partito per Londra dove ho seguito per sei mesi una scuola di danza “professionale”. Gli ultimi due mesi del corso abbiamo portato uno spettacolo in giro per otto teatri proprio come una vera compagnia e durante uno di questi balletti tra il pubblico c’era anche il direttore della mia attuale compagnia di danza negli Stati Uniti. Mi ha visto ballare, mi ha contattato durante l’estate e mi ha offerto un lavoro in America.

E così hai deciso di trasferirti negli Stati Uniti …nicolo_centocchi2

Sì, anche perché a Londra avevo provato a cercare lavoro, ma non c’erano né contatti né contratti che potessero offrirmi una sicurezza. Questa era anche l’unica opportunità che mi si presentava, perciò ho deciso che andava colta!

Sei andato subito all’estero, ma non hai pensato di cercare lavoro qui in Italia?

Ho fatto dei provini sia a Torino che “Alla Scala” di Milano. Dunque, normalmente un provino consiste nel seguire una lezione durante la quale si viene valutati dagli insegnanti; non sono stato eliminato fino alla fine della lezione e così ho passato la selezione. Nonostante questo quando è stata ora di scegliere, ho trovato l’ambiente diverso da come me lo aspettavo. Purtroppo, anche in questo settore si respirava un po’ troppa aria “politica”. In più mi è sempre piaciuto viaggiare, perciò sono comunque contento di come sia andata.

Cosa ti è rimasto degli anni passati al liceo?

Diciamo che i brutti momenti me li sono un po’ cercati io, perché pensando sempre alla danza studiavo poco ed ero sempre un po’ … impanicato! Però posso dire di avere davvero un bel ricordo, ho avuto una bella classe, con dei compagni stupendi, e mi sono sempre trovato benissimo; anche con i professori, perché alla fine nonostante i brutti voti ho avuto un buon rapporto quasi con tutti … Direi che se dovessi ripensarci adesso forse non farei più il Convitto ma assolutamente non perché mi sia trovato male, proprio solo per una questione di tempo. Perché quando ero qui non potevo fare tutto ciò che volevo riuscire a fare. Andando a danza tutto il pomeriggio, arrivavo a casa alle dieci, mangiavo e andavo a dormire. Credo che ora come ora probabilmente sceglierei una scuola meno impegnativa, anche se conservo un bellissimo ricordo degli anni che ho passato qui.

Credi che lo studio delle lingue, come lo hai affrontato, ti sia stato utile?

Sono convinto che quando arrivi sul posto e ti trovi ad averne la necessità il tuo cervello si attiva e impari molto più velocemente. Io in realtà non ero proprio una persona che amasse studiare le lingue e non mi sono mai ammazzato di studio sui libri di inglese, ma se non avessi avuto questi cinque anni, ne sono consapevole, sarebbe stato decisamente più difficile. Mi sono reso conto che avevo delle basi e questo senza dubbio mi ha aiutato.

E adesso in Florida cosa fai e cosa farai di preciso?

Adesso come adesso sono in … ferie! Abitualmente comunque la nostra giornata va dalle nove alle cinque tutti i giorni, anche il sabato. Poi la quarta settimana di ogni mese abbiamo cinque spettacoli: il venerdì sera c’è la Prima, la serata più importante quando di solito tutti si mettono in tiro e si vede il pubblico un po’ più elegante e ben vestito; poi c’è il sabato mattina e il sabato sera, la domenica mattina e la domenica sera. Ogni mese cambiamo programma e presentiamo nuovi spettacoli.

Adesso ad agosto ricominciamo a lavorare, per la prima tournée della compagnia. Usciamo dalla Florida per andare a Washington DC dove lavoreremo con un’altra compagnia per poi rappresentare 5 spettacoli lì e 5 di nuovo in Florida. Sarà un’occasione importante, sicuramente emozionante.

 

Federica Baradello

Chiara Murgia

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